L’assessore all’Ambiente Federica Fratoni nella seduta consiliare di ieri a Firenze ,ha illustrato il documento preliminare alla legge che dovrebbe cambiare la gestione del settore rifiuti.

Obiettivo? Quello di costruire  uno strumento unico di gestione regionale che assorba le funzioni del servizio e le funzioni di controllo del contratto.

A tutto questo, assicura l’assessore regionale, dovrà seguire il necessario coinvolgimento e confronto di Comuni e territori.

Nello specifico la ridefinizione della gestione integrata dei rifiuti urbani prevede la creazione di un unico Ambito territoriale regionale (con esclusione dei comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola e Sestino, in quanto già ricompresi negli ambiti ottimali delle regioni Emilia Romagna e Marche) e  la costituzione di un solo ente di livello regionale (con personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia organizzativa, amministrativa e contabile), che assumerà le funzioni attualmente svolte dalle tre Autorità Aaato Toscana Centro, Aaato Toscana Costa, Aaato Toscana Sud. Una specie di “ridimensionamento regionale” – ha dichiarato l’assessore molto simile a quello già seguito per il servizio idrico.  Saranno infatti costituite  in particolare tre conferenze territoriali (coincidenti con gli attuali Ato) che dovrebbero assicurare rappresentatività a tutte le realtà territoriali della Toscana e che svolgeranno funzioni di indirizzo e proposta oltre ad individuare i componenti dell’assemblea dell’Ato unico.

Per consentire da una parte l’istituzione del nuovo soggetto senza soluzioni di continuità con le Aato esistenti, saranno mantenuti gli affidamenti al vecchio gestore sin qui operati, e dall’altra, sarà possibile concludere le procedure di affidamento in atto.

In base a questa proposta il nuovo organismo subentrerà, con soluzione di continuità anche in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi delle Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani esistenti.