Il capogruppo di 5 Stelle in Consiglio Comunale Lorenzo Naimi commenta i ritardi nella fine dei lavori di Publiacqua nel centro di Figline.”In tempi non sospetti – afferma Naimi – chiedemmo all’allora Presidente del Consiglio Comunale Simoni un consiglio aperto per permettere alla cittadinanza di sentire con le proprie orecchie le parole ‘rassicuranti’ del Sindaco e dei tecnici tuttavia ci fu concessa soltanto una riunione chiusa di cui voglio riportare un estratto del verbale con le dichiarazioni del Sindaco: “…l’intervento di Publiacqua si concluderà entro il 31 Luglio e da quella data in poi la viabilità tornerà come quella pre-lavori. Saranno rifatte strade e marciapiedi in corso Mazzini e corso Matteotti.”

“Queste brevi dichiarazioni – continua il 5 Stelle – racchiudono l’essenza di oltre 4 anni di mandato dove la superficialità e l’incapacità amministrativa sono state all’ordine del giorno. Questo è solo un esempio, tante ad oggi sono state le promesse disattese, tanti sono stati i disagi per i cittadini ed i commercianti. Il tutto parte probabilmente dalla distanza che questi amministratori hanno creato tra loro ed i cittadini poiché programmare dei lavori di questa portata nel periodo dell’anno con maggiore affluenza significa non conoscere il proprio paese.Ora che la scusa della pioggia – continua il pentastellato – non è più utilizzabile cosa dirà Mugnai ai molti commercianti che in questi mesi hanno visto ridurre drasticamente i loro fatturato? Cosa dirà ai tanti residenti che da una parte hanno un cantiere aperto, quello di Publiacqua, e dall’altra hanno un mostro a cielo aperto, le Lambruschini? Ci immaginiamo che come al solito le responsabilità verranno rigettate verso qualcun altro nonostante che non più tardi del 4 Luglio scorso la stessa Amministrazione rassicurava sul rispetto del crono programma.”
Naimi conclude affermando che su Publiacqua più volte, anche insieme ai colleghi di minoranza, è stata chiesta maggiore attenzione ed un coinvolgimento dei cittadini ma “come sempre succede con argomenti scomodi il Sindaco dice no.”