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San Giovanni: Avis, donazioni in crescita, ma il presidente rinnova l’appello alla solidarietà

Si è chiuso con un bilancio positivo l’anno dell’Avis di San Giovanni che ha aumentato il numero dei donatori con 48 nuovi soci, in maggioranza giovani, incrementando la raccolta di 10 sacche.
A illustrare i dati lo storico presidente dell’associazione Luigi Oddo: “Abbiamo concluso il 2017 – ricorda – con 1216 donazioni di sangue intero, 417 di plasmaferesi e 207 di multicomponent. Merito dei soci donatori attivi, vero motore trainante della nostra realtà che ha raggiunto un indice di donazione di 2,07, il più alto di tutte le sezioni Avis in provincia di Arezzo. Un patrimonio umano che va salvaguardato per rispondere ai bisogni del territorio”. Sempre crescenti per l’aumento di patologie relativamente comuni, le necessità dei pazienti oncologici, gli interventi chirurgici di alta specializzazione come i trapianti di organi.
“Cerchiamo di sensibilizzare i nostri associati attraverso inviti puntuali e con il supporto del Meteo del Sangue – riprende il responsabile avissino – che quotidianamente ci consente di monitorare il singolo gruppo sanguigno e in caso di urgenza o emergenza trovare chi è disponibile. La società sta cambiando e le difficoltà esistono per tutti a vari livelli, ma nel nostro ambito non possiamo permetterci di chiudere gli occhi. Chi è nelle condizioni di poterlo fare, quindi, doni il proprio sangue o plasma per dare ancora speranza alle aspettative di vita di tante persone. I risultati raggiunti ci fanno ben sperare per il 2018, ma l’esperienza ci insegna che non bisogna mai abbassare la guardia per garantire la disponibilità delle scorte. Ed allora torno a lanciare l’appello alla cittadinanza, soprattutto ai ragazzi, perchè ci si avvicini sempre più a un gesto di grande solidarietà”.
Per saperne di più basta contattare la sede di via Giovanni da San Giovanni, aperta dalle 9 alle 11.30 di ogni giorno lavorativo, o scrivere una mail all’indirizzo sangiovannivaldarno.comunale@avis.it. Luigi Oddo ringrazia, infine, i consiglieri che partecipano alle attività di sezione e chi gestisce le chiamate per programmare le donazioni.

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