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San Giovanni: cellulari vietati a scuola. Il giro di vite al Comprensivo “Masaccio”

L’Istituto Comprensivo “Masaccio” di San Giovanni Valdarno mette al bando i cellulari e gli alunni dal 20 marzo scorso non possono entrare nel plesso di viale Gramsci con il telefonino in tasca o nello zaino anche se spento.
Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio d’Istituto di cui fanno parte docenti, genitori e personale Ata, tenuto conto che il telefonino non è uno strumento utilizzato nella didattica e venendo incontro ad una precisa richiesta delle famiglie, preoccupate per i loro figli iperconnessi e per l’uso distorto degli smartphone.
“E’ stata una scelta a lungo rimandata, meditata e discussa – spiega il dirigente scolastico Francesco Dallai – dopo aver adottato nel tempo una serie di interventi che non avevano prodotto i risultati sperati. Molti ragazzi non sanno gestire questo utilissimo supporto e, disattendendo il Regolamento d’Istituto, lo tengono acceso anche se silenziato durante le lezioni. Non solo, talvolta è capitato che, non visti dall’insegnante, soprattutto in bagno, negli spogliatoi della palestra, all’intervallo o peggio nel corso di un’ora di lezione lo adoperino per scattare foto o girare video”. Un comportamento assolutamente vietato e che contrasta con la legge del 2017 sul cyberbullismo.
Previste sanzioni severe per gli inadempienti, anche se i genitori che ritengano indispensabili per motivi fondati e seri dotare di cellulare il figlio potranno ottenere una deroga firmando un apposito modulo da ritirare in segreteria. Sottoscrivendo il documento si assumono la responsabilità della custodia del telefono, sollevando la “Masaccio” da qualunque addebito per furto, perdita o danneggiamento. Ma anche gli autorizzati non dovranno tenere il telefono acceso durante le ore di lezione.
“Il provvedimento ha un intento educativo e non repressivo – prosegue Dallai – e nelle prime due settimane di sperimentazione tutto è filato liscio”. Gli studenti dopo qualche rimostranza alla fine hanno compreso il senso della decisione spiegata anche dai loro rappresentanti eletti nel Consiglio dei Ragazzi. Quanto alle gite d’istruzione saranno gli accompagnatori a stabilire se e quando accendere lo smartphone.

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