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Serristori, i Cobas: “altro che mozioni e campagne mediatiche della maggioranza. Occorre rilanciare e riqualificare il presidio”

Ancora la questione dell’ospedale Serristori in primo piano. Oggi intervengono i Cobas che commentano la mozione approvata qualche giorno fa in Consiglio Comunale. “La Sindaca Mugnai, la Giunta e la ritrovata ‘maggioranza’ del Comune di Figline Incisa, per non essere travolti dalla protesta sociale dei lavoratori, dell’organizzazione sindacale Cobas, della cittadinanza e di alcune realtà associative che da anni lottano per preservare, rilanciare e riqualificare il presidio Ospedaliero Serristori con l’intera rete dei servizi, approvano fuori tempo massimo una mozione di una inconsistenza e strumentalità che non ha precedenti, con la quale sulle attuali macerie dell’Ospedale annunciano di voler indire una manifestazione pubblica (di nessuna utilità concreta se non quella di gabbare i cittadini) per sollecitare i colleghi amministratori dei loro stessi partiti ad aprire, dopo 8 anni dall’approvazione del patto territoriale,un tavolo di programmazione politico sanitaria che tenga conto delle esigenze del territorio con il ripristino del Pronto Soccorso H24 e la conferma del Serristori come un ospedale di base.Per fare questa loro kermesse utilizzano una roboante campagna mediatica di lungo respiro, mentre il Serristori è ridotto a simulacro di ospedale e il Direttore Generale appena riconfermato nella sua guida disastrosa dell’azienda continua imperterrito e senza alcun ostacolo politico a destrutturare servizi e attività, contraddetto dalle sole iniziative sindacali dei Cobas.”
Secondo il sindacato di base adesso occorrerebbe “fermare l’imminente insediamento del Punto di Primo Soccorso e ripristinare senza alcuna esitazione il PS H24 riportando i lavoratori dell’area critica, trasferiti in altri presidi, al Serristori.Non aggravare di compiti impropri l’automedica del 118 territoriale, ripristinare la Guardia Medica in piena efficienza.Riapertura della sub-intensiva e adeguamento degli Anestesisti: poiché- scrivono i Cobas- siamo in un Ospedale dove viene nominato un Direttore di anestesia che coordinerebbe solo se stesso e un altro. Ripristinare l’attività chirurgica generale, delle sale operatorie e del reparto di chirurgia, prima dell’annunciata apertura della chirurgia ambulatoriale complessa per la qualel’attuale gestione non dice che se prima del Covid un intervento chirurgico di ernia inguinale era gratuito e prevedeva una degenza ospedaliera, ora invece costerà ai cittadini 38 euro di ticket con osservazione post intervento su una poltrona. Una vergogna. Il ripristino e rilancio del presidio sono le richieste che da anni i Cobas avanzano e che abbiamo sempre rivendicato in tutte le sedi sia aziendali, regionali che nelle Amministrazioni Comunali principalmente nelle sede di Figline che è Comune capofila proprio davanti alla Sindaca Mugnai e in ultimo anche alla nuova assessora alla salute.Ci stupisce- continua il sindacato di base- che il Comitato Salvare il Serristori faccia da grancassa o da stampella a questa campagna politica mediatica degli amministratori del PD e Soci, locali e regionali, più interessati a salvaguardare una posizione politica di rendita, utilizzando persino cinicamente le migliaia e migliaia di richieste di cittadini che vogliono un sistema sanitario pubblico efficiente, un Ospedale degno della propria definizione e servizi distrettuali, territoriali e domiciliari veramente di prossimità! Senza tentennamenti- termina il comunicato-invitiamo la Sindaca Mugnai, la Giunta e la ritrovata ‘maggioranza’ del Comune di Figline Incisa a perseguire un’azione incisiva, concreta e immediata presso le sedi opportune assumendosi le dovute responsabilità politiche poiché sulla salute non si scherza”.

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