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Torna l’allarme processionaria. Anche in Valdarno infestate alcune pinete della fascia collinare

Fanno lunghe file pericolose per animali, bambini e per chiunque frequenti le pinete. Torna anche in questa primavera la processionaria avvistata in molte parti del territorio valdarnese, soprattutto nella fascia collinare orientale. Reggello, Castelfranco Piandiscò, Loro Ciuffenna, Terranuova B.ni hanno già alzato le difese contro il famigerato bruco che crea bozzoli nei rami dei pini nutrendosi protetto per buona parte dell’inverno ed uscendo ai primi tepori del risveglio primaverile.

Molte le piante potate per eliminare i nidi di questi insetti ma ancora molte zone restano infestate come dimostrano queste foto scattate da alcuni cittadini a Castelfranco di Sopra nella pineta centrale tra l’altro recentemente potata dal personale dell’amministrazione comunale. Il pino resta la casa ideale di questi pericolosi bruchi oltre ad essere una pianta non tanto stabile di fronte alle intemperie e per questo poco adatta alle aree verdi pubbliche.

Il nome di questi insetti nasce proprio delle larve di spostarsi in rigorosa fila indiana, formando una sorte di “processione”.

La caratteristica di questo bruco nasce dal fatto che usa come forma di difesa numerosi peli, urticanti al contatto con la pelle; la probabilità maggiore di incontrarla è nei mesi primaverili, tipicamente attorno a marzo-aprile, ma in alcuni casi fino a luglio ed oltre, quando le larve escono dai nidi.

Toccare una processionaria causa una forte dermatite da contatto e nei casi più gravi sintomi anche molto più severi.

Spesso il parassita è causa di gravi reazioni anche negli animali, molto spesso nei cani, che annusando il terreno possono venirne a contatto sviluppando reazioni anche gravi. L’eventuale ingestione può essere fatale.

La medicina è chiara: purtroppo l’eritema non si manifesta solo per il contatto diretto con l’insetto, ma è sufficiente frequentare le zone in cui questo è diffuso in quanto i peli si trovano sospesi nell’aria e si depositano su uomini, animali e terreno. La processionaria è in grado infatti di liberare nell’aria migliaia di peli urticanti quando viene molestata.

È abbastanza facile riconoscere le zone infestate da questi insetti per la presenza di nidi setosi di colore bianco sviluppati sulle terminazioni dei rami dei pini.

Foto di Alessandro Sogli

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