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“Toscana rossa, come è potuto accadere?” La consigliera della Lega Elisa Tozzi interroga il presidente Giani

Da oggi 15 novembre la Toscana è entrata ufficialmente nella fascia ‘rossa’, a causa dell’indice di trasmissione del contagio (rt) a 14 giorni più alto d’Italia, 1.81. “Come è potuto accadere?- si chiede la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi- Tre indizi – Il primo: chi governa la regione e negli ultimi 20 anni ha tagliato e accorpato, tagliato e accorpato i presidi sanitari sul territorio sino alla loro distruzione, non si è attivato per prevenire la seconda ondata, ampiamente prevista, durante l’estate”.Il secondo: chi governa la Toscana – prosegue la consigliera – non ha ascoltato a suo tempo né il direttore dell’Ars Toscana Fabio Voller né l’Ordine dei Medici di Firenze che leggevano i dati ‘live’ sul campo e di conseguenza chiedevano l’istituzione di specifiche aree rosse interne, onde evitare il lockdown generalizzato.Il terzo: chi governa la regione – enumera ancora Tozzi – si è mosso in grave ritardo, come certificano il fallimento nel contact tracing, la tardiva corsa all’aumento dei posti letto (con quale personale?) e alla creazione dei Covid Hotel, nonché la protezione delle Rsa, miseramente fallita.
Perché contestare oggi, come fa Giani, la vetustà dei dati che ci hanno portato prima ‘in arancione’ e poi ‘in rosso’ – sottolinea la consigliera – equivale proprio ad ammettere implicitamente che non si è intervenuti per tempo, cioè almeno tre settimane fa, al fine di non arrivare a vedere quei ‘vecchi’ dati. E che si è cominciato a intervenire – confusamente – tardi. Troppo tardi.Siamo dunque di fronte a una triplice mancanza – attacca l’esponente leghista – di prevenzione, di ascolto e di tempestività da parte del presidente su un tema capitale qual è quello dell’emergenza sanitaria, nonché di fronte alla totale incapacità nel far valere le ragioni dei cittadini toscani a Roma, dove governa lo stesso partito che governa la Toscana.”
“Ritengo-continua la consigliera leghista- sia corretto chiedere al governatore di rispondere direttamente a queste 5 domande:Qual è la situazione reale dei pronto soccorso, dei reparti di cura, delle terapie intensive Covid e non Covid?Quante e quali forze sono impegnate nella nostra sanità, quali e dove sono le carenze?Quanto personale potrebbe essere ingaggiato nei prossimi giorni?In che stato versano le Rsa, circa contagi e decessi ma anche norme di sicurezza?Cosa è stato fatto e cosa no in previsione della seconda ondata?”
“Non sono domande retoriche né polemiche -termina Tozzi – perché non è tempo di fare polemiche. Tuttavia i cittadini toscani hanno il diritto di capire che cosa sia successo e perché, come tutti si domandano in queste ore, la ‘Toscana modello’ della scorsa primavera sia finita tra le regioni messe peggio. Anzi, la messa peggio.E il presidente Giani – conclude – ha il dovere di rispondere”.

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