È il 6 luglio 1952, al Tour va in scena la tappa da Bourg d’Oisance al Sestriere, si scalano il Col de Telegraphe, il Galibier, il Monginevro e l’ascesa finale al colle caro alla famiglia Agnelli. Carlo Martini, il fotografo…non sa in quel momento che va ad immortalare la storia, uno scatto iconico del nostro sport al pari della rovesciata dello juventino Carlo Parola allo stadio di Firenze. Un paio di anni fa si scopre poi che nella foto originale, sulla destra di Coppi, c’era un terzo uomo, il belga Ockers e infatti dalla parte di Fausto appare un ombra…sulla sede stradale.
Ma rimane il grande mistero che in tutti questi anni ha appassionato gli sportivi: sarà stato Coppi a passare la borraccia-bottiglia a Bartali oppure il contrario? Neanche lo stesso Gino, da me interpellato più volte, ha mai saputo rispondere con esattezza su cosa accadde quel giorno sull assolato Col de Telegraphe. Azzardiamo una ipotesi: mancando nella bici di Coppi qualsiasi borraccia è ipotizzabile che sia stato il corridore toscano a venire in soccorso del rivale, ma resta in piedi anche il contrario. Perché Bartali, già con i portaborracce pieni, avrebbe avuto bisogno di dissetarsi? Tutto resta qui. Un mistero senza risposta certa.