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Vertenza Bekaert. La soddisfazione della Cisl. “E adesso la reindustrializzazione. Ci sono già soggetti interessati”

Non è stata una battaglia come tutte le altre. Inutile negarlo. Qui la posta in gioco era davvero altissima. Per questo la soddisfazione delle organizzazione sindacali, per come si sta evolvendo la vicenda Bekaert, è parecchia. Anche se tutti sono consapevoli che si sta aprendo una nuova, delicatissima fase, quella della reindustrializzazione del sito di Figline.
“E’ un accordo molto importante per la salvaguardia dell’occupazione e per tutte le misure che contiene, che puntano a mantenere l’industria in Valdarno – hanno detto Alessandro Beccastrini, segretario Fim Firenze e Toscana e Fabio Franchi, segretario generale aggiunto Cisl Firenze e Prato – . Un risultato per il quale vogliamo ringraziare la costanza dei lavoratori, l’impegno dei delegati, la solidarietà di tutta la comunità valdarnese”.
Come ha ricordato Beccastrini, in questa vertenza si è lavorato perché nessuno venisse dimenticato: chi andrà in pensione, chi resta in Cig, chi viene reindustrializzato in loco e chi potrà essere assunto in un’altra azienda. “Ora – ha aggiunto il segretario – va seguita bene la ‘fase B’, quella che dovrà portare alla reindustrializzazione e su questo c’è l’impegno comune con il Governo. E’ lì, per la Fim, che sta il valore aggiunto di questo accordo: nel mantenere un presidio produttivo importante in Valdarno. E’ importante – ha proseguito – lo sconto che abbiamo ottenuto (40 mila euro in meno sul valore dell’immobile per ogni riassunto) per l’acquisizione da parte dei nuovi soggetti. Che già ci sono. I nomi non si possono fare, ma ci sono interessamenti molto concreti che dovrebbero maturare entro pochi giorni.”
“Se pensiamo da dove eravamo partiti il 22 giugno, pareva impossibile – ha aggiunto Franchi – . E’ una soluzione comunque positiva perché i licenziamenti sono stati rinviati, ci sono tre mesi di lavoro in più e un percorso di cassa integrazione, ci sono incentivi all’esodo e soprattutto c’è la prospettiva di un percorso di reindustrializzazione del sito, poggiata su impegni concreti e strumenti di sostegno per renderlo possibile. Anche in questa vertenza – ha continuato Franchi – si è dimostrato che quando le cose vanno male accanto ai lavoratori c’è il sindacato, con la forza di resistere e con la capacità di proporre. Tutti i complessi strumenti messi in campo in questo accordo per non abbandonare nessuno sono frutto dell’esperienza e della capacità di proposta del sindacato e della Cisl in particolare. Chi non perde occasione per denigrare le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori dovrebbe tenerlo a mente.”

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