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Vicenda Bekaert. Il sindacalista Calosi: “l’azienda disponibile solo a trattare il compenso economico a fronte della chiusura!”

Una mattinata che non ha prodotto i risultati sperati quella andata in scena nella capitale, al Ministero dello Sviluppo Economico, dove si è parlato della situazione della Bekaert, che rischia di far finire in mezzo ad una strada 318 lavoratori diretti più quelli dell’indotto. Non ha nascosto la sua amarezza Daniele Calosi, segretario provinciale della Fiom Cgil, che ha affidato alla sua pagina Facebook il suo sfogo.
“La direzione aziendale – ha scritto – non si è presentata dimostrando nuovamente arroganza e disumanità. Il Ministero ci ha informato che l’azienda (che ha incontrato ieri) , si è resa solo disponibile a discutere con noi sindacati di quanto dare ai lavoratori come compenso economico a fronte della chiusura. Loro, questa cosa offensiva la chiamano mitigation. Vergogna!!!Vergogna!!! La dignità del lavoro non può essere monetizzata”.
“Noi – ha proseguito Calosi – assieme al Presidente della Regione Toscana e al sindaco di Figline Incisa abbiamo chiesto che il ministero chieda immediatamente il ritiro della procedura. Il ministero si è detto d’accordo con noi e convocherà le parti (azienda compresa) i primi giorni di luglio alla presenza del Ministro in persona. Stasera – ha proseguito il segretario della Fiom – diremo ai lavoratori di interrompere lo sciopero per riprendere la produzione, perché non devono chiudere uno stabilimento che è produttivo. La mobilitazione e la lotta proseguirà lo stesso con scioperi articolati e ancora più incisivi. Non molliamo!!”

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