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Corrispondenza a giorni alterni in tutto il territorio, scatta la protesta

La notizia ha dell’incredibile, ma ormai è abbastanza nota a tutti gli addetti ai lavori. Dal prossimo mese gli uffici postali di tutta la provincia di Arezzo consegneranno la corrispondenza a giorni alterni. Una vera e propria rivoluzione dei piani distributivi di Poste Italiane che sta già agitando le organizzazioni sindacali, da giorni sul piede di guerra per ostacolare il programma. A partire da maggio – infatti fanno sapere Slc Cgil e Uilposte –   in tutta la provincia di Arezzo sarà avviato il progetto di Poste Italiane, che poi verrà esteso a tutta la Toscana, di recapito a giorni alterni. Un progetto che ha già mostrato, commentano i sindacati,  tutti i suoi limiti nelle città in cui è stato attuato (Parma, Piacenza, Rovigo ecc)”.Per questo i rappresentanti toscani dei lavoratori del settore Cgil e Uil hanno organizzato stamani un presidio davanti alla Prefettura di Arezzo per gridare con forza al progetto dell’azienda. A rischio, secondo i sindacati, la qualità del servizio ai cittadini e del lavoro. Nei piani di Poste Italiane anche il taglio di 61 zone di recapito ed accorpamenti definiti “selvaggi” da Cgil e Uil. Alla protesta di questa mattina hanno partecipato anche alcuni sindaci della provincia preoccupati delle difficoltà che potranno incontrare i cittadini, soprattutto i più anziani, ma principalmente le aziende che con la corrispondenza organizzano la stessa attività produttiva. Renzo Nardi di Uilposte e Graziano Benedetti, segretario della Slc Toscana, si dicono fortemente preoccupati ed annunciano una lunga battaglia contro il nuovo provvedimento che, a loro dire, potrebbe mandare in tilt tutto il sistema della corrispondenza della provincia aretina.

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