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Fimer. I sindacati hanno chiesto un incontro alla proprietà per conoscere il piano industriale

La settimana scorsa le organizzazioni sindacali hanno chiesto ufficialmente ai vertici di Fimer un incontro per conoscere, nel dettaglio, il piano industriale. La lettera è stata inviata, per conoscenza, anche alle istituzioni, Regione Toscana e Comune di Terranuova Bracciolini. Ancora non è stato fissato l’appuntamento, che, nelle intenzioni dei sindacati, dovrà fare definitiva chiarezza sulle intenzioni della proprietà in merito al futuro dello stabilimento di Terranuova Bracciolini. Come noto, Il Tribunale di Arezzo ha infatti concesso il concordato in continuità diretta, dando l’ok al piano che era stato presentato dall’azienda. L’udienza per i creditori è stata fissata per il 2 marzo prossimo. Fimer ha sottolineato che adesso si potrà procedere alla fase di rilancio. Il provvedimento è stato notificato a settembre, sulla base del piano industriale presentato lo scorso 28 giugno, che, come ha spiegato la Fimer, prevede il pieno sviluppo delle attività produttive di inverters fotovoltaici e delle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici. Un progetto che comprende anche il “progressivo ma costante superamento della crisi finanziaria che ha colpito l’azienda durante la pandemia, caratterizzata anche dal grave shortage dei componenti e delle materie prime su scala globale. Tutti fattori che hanno contribuito – unitamente ad altri di natura gestionale – all’emergere e successivo aggravarsi della crisi di liquidità ed al rallentamento delle attività”. Da questo punto di vista molto importante, per il ritorno a pieno regime delle attività produttive, il supporto di nuova finanza per 45 milioni di euro, autorizzata dal Tribunale.
Servirà a finanziare l’acquisto delle materie prime e delle componenti indispensabili per avviare il recupero dell’attività produttiva. A questo punto, però, i sindacati, ma anche il Comune di Terranuova Bracciolini hanno necessità di visionare il piano industriale, che non era possibile fare prima della decisione arrivata da Arezzo. Come ha poi ricordato il sindaco Sergio Chienni, un altro aspetto importante è rappresentato dall’udienza con i creditori, che si terrà tra cinque mesi. Per essere omologato, il piano ha infatti bisogno dell’ok dei creditori. Si è mossa, in queste settimane, anche la Regione Toscana, che ha chiesto ai vertici dell’azienda di avviare un confronto con le organizzazioni sindacali e le istituzioni nel merito del piano e del futuro dello stabilimento. Richiesta avanzata dal consigliere del presidente Giani sulle crisi aziendali Valerio Fabiani e dallo stesso governatore della Toscana. E’ passato quasi un anno dall’inizio di questa vertenza. Era infatti il novembre del 2021 quando si tenne la prima grande manifestazione di protesta per le vie di Terranuova per la grave situazione finanziaria dell’azienda e in quell’occasione fu chiesto, urgentemente, un tavolo al Mise. Di incontri alla presenza dei Ministero dello Sviluppo Economico ce ne sono stati diversi. Il mese scorso una svolta. L’ok del Tribunale di Arezzo al piano presentato dall’azienda. Era il marzo 2020 quando fu annunciata la vendita dell’attività degli inverter solari di Abb a Fimer. Il gruppo lombardo acquisì anche il sito produttivo di Terranuova Bracciolini, che si aggiunse a quelli già presenti a Vimercate e in India, a Bangalore.

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