Questo pomeriggio il consiglio di amministrazione di Sei Toscana, su indicazione dei soci, ha proceduto alla nomina del presidente e dei vice presidenti della società. Roberto Paolini è stato confermato presidente mentre vice presidenti sono stati nominati Riccardo Panichi (unico membro confermato, assieme a Paolini, del precedente Consiglio di Amministrazione, nominato lo scorso 16 maggio) e Alessandro Frosali. Roberto Paolini, senese, 60 anni, commercialista, vanta un’esperienza come dirigente d’azienda ed amministratore in diverse realtà di rilievo sul territorio e prosegue il percorso intrapreso lo scorso 16 maggio quando fu nominato presidente di Sei Toscana. “Voglio innanzitutto esprimere il mio ringraziamento ai Soci e a tutto il nuovo CdA per la conferma della fiducia che mi è stata accordata confermandomi alla presidenza – ha detto –. E voglio ringraziare tutti i consiglieri uscenti per il passo indietro che hanno fatto pochi giorni fa e che ha consentito ai Soci di nominare un nuovo CdA. Rinunciando al loro mandato, un atto non dovuto vista la loro completa estraneità all’inchiesta attualmente in corso – ha aggiunto – hanno dimostrato attaccamento all’azienda e senso di responsabilità. Sono convinto che Sei Toscana abbia tutti i requisiti per assolvere fino in fondo, con efficienza e professionalità, al delicato compito quotidiano della corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti per tutti i 106 comuni dell’Ato Toscana Sud. Quello che mi è apparso evidente fin da quando sono arrivato pochi mesi fa, e che oggi è ancora più chiaro con le diverse posizioni emerse in seno all’assemblea di Ato – ha proseguito Paolini – è la necessità per noi di avere un rapporto pienamente collaborativo con i 106 Comuni serviti. E’ questo l’aspetto sul quale l’azienda deve concentrarsi maggiormente, nel rispetto dei ruoli dell’Ato, degli stessi Comuni e del contratto di servizio, sempre con la massima trasparenza. Insieme alla nostra capacità di ascolto – ha continuato – servirà anche un clima più sereno e orientato alla qualità del servizio per consentire a tutti i soggetti di lavorare con profitto. Dico questo, non tanto per il rispetto verso questa società, quanto per quello verso le oltre mille persone che ogni giorno lavorano sulle nostre strade e negli uffici per garantire un servizio efficiente e di qualità. I dipendenti di Sei Toscana – ha detto ancora Paolini – sanno di rappresentare un primo presidio importante per garantire la tutela dei nostri, unici, territori e contribuire alla qualità della vita dei cittadini. Specialmente di questi tempi, sono valori importanti che sentiamo il dovere di tutelare. Tutto è migliorabile, specialmente quando si hanno davanti compiti complessi e in continua modificazione per le diverse esigenze che ogni singolo Comune legittimamente manifesta, ma dobbiamo fare uno sforzo per ricordare che questa esperienza è iniziata solo tre anni fa. Fin dai primi mesi di gestione, Sei Toscana – ha continuato il presidente – ha lavorato a fianco delle amministrazioni per promuovere nuove abitudini e nuove modalità di gestione dei rifiuti. Nel bacino in cui operiamo, molti Comuni erano fermi a quantità inferiori al 20% di raccolta differenziata, con un servizio assai deficitario, per non dire praticamente inesistente. Fin da subito abbiamo introdotto nuovi servizi e riorganizzato le inefficienze ereditate, accompagnando sempre il lavoro con una intensa attività di informazione e sensibilizzazione del cittadino. L’azienda – ha concluso – dovrà proseguire nella razionalizzazione e semplificazione della logistica e della modalità di gestione dei servizi, portando avanti un piano industriale che preveda innanzitutto la valorizzazione della raccolta differenziata e dell’avvio al riciclo dei materiali raccolti. La società, contando sulle numerose e valide professionalità che la costituiscono, garantisce il massimo impegno per assolvere il compito che le è stato affidato dai Comuni e dai cittadini”.