Cerca
Close this search box.

Inaugurazione digitale per la mostra di Lewis Hammond “While We Were Sleeping” a Casa Masaccio

Si terrà questo pomeriggio alle 18:30, l’inaugurazione della mostra “While We Were Sleeping” di Lewis Hammond curata da Rita Selvaggio e allestita a Casa Masaccio, Centro per l’arte contemporanea. L’evento sarà disponibile in live streaming sul sito web e sulla pagina Facebook di Casa Masaccio e parteciperanno, oltre all’artista Lewis Hammond, Valentina Vadi, prima cittadina di San Giovanni, Fabio Franchi, assessore alla cultura, Rita Selvaggio e Fausto Forte, rispettivamente chief curator e direttore di Casa Masaccio. Interverranno anche  Justin Randolph Thompson, co-fondatore  e co-direttore del Black History Month Florence, presidente dell’Associazione culturale BHMF, Janine Gaëlle Dieudji, co-direttore e vice presidente dell’Associazione culturale BHMF e attualmente exhibitions director del Museum of African contemporary art Al Maaden (MACAAL) in Marrakech. La mostra While We Were Sleeping è stata realizzata grazie al supporto di Arcadia Missa e in collaborazione con Black History Month Florence.

Si tratta della prima personale dell’artista in un’istituzione pubblica. Il concepimento di questo progetto si sviluppa a partire da un periodo di studio che Hammond, ospite dell’Artist-In-Residence Program, ha trascorso a San Giovanni Valdarno lo scorso autunno, esplorando la storia dell’arte del territorio. “Apprezzare la discendenza e la conversazione tra le opere d’arte, per quanto ampia possa essere la distanza temporale tra le vite degli artisti – come dice la curatrice della mostra Rita Selvaggio – si coniuga nella pratica artistica di Hammond in un coinvolgimento con la storia della pittura e in una riflessione su come questa possa essere utilizzata per analizzare il tempo e lo spazio in cui esistiamo”. Lewis Hammond realizza dipinti ad olio che rappresentano stati psicologici, utilizzando aspetti del proprio vissuto per caratterizzare la sua pratica. Intrecciando riferimenti storico artistici con la cultura pop, l’artista costruisce mondi in cui i soggetti si ritrovano in una perpetua ricerca di auto identificazione. Paesaggi immaginari e spazi architettonici ristretti evocano sensazioni di ansia e alienazione con la degradazione di corpi dalle connotazioni razziali. “Il percorso espositivo – continua  Selvaggio – accoglie il visitatore con l’immagine di una figura che annega e rimanda a motivi di riflessione che vengono espressi attraverso il simbolismo della figurazione. I versi di Morte per acqua da “La Terra Desolata” di T.S: Eliot fanno da ideale struttura portante a tutto l’impianto espositivo e inducono a ripensare la nostra stessa mortalità”.

Per conoscere meglio l’artista:

Lewis Hammond vive e lavora tra Londra e Berlino. Nato a Wolverhampton nel 1987, nel Regno Unito, ha conseguito il diploma post-laurea nel 2017 presso la Royal Academy Schools di Londra.
Tra le sue precedenti mostre personali Still Life, Lulu, Città del Messico (MX), 2020, The Keep, Arcadia Missa, Londra (Regno Unito), 2019. Hammond ha esposto i suoi lavori in mostre collettive tra cui Possessed, MO.CO, Montpellier (FR), 2020, We Shall Survive in the Memory of Others, Galerie Barbara Weiss, Berlino (DE), 2019, A House is Not a Home / A Home is Not a House, Kunsthalle Fribourg, Fribourg (CH), 2019, Nella mia stanza, Antenna Space, Shanghai (CN), 2019, Byrd Hammond Klossowski Olowska, Balice Hertling, Parigi (FR), 2018, In the Flesh, Peles Empire, Berlino (DE), 2018, Condo, with Arcadia Missa and Lomex, New York, US (2018).

Articoli correlati