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Giovani architetti valdarnesi firmano Desko, l’evoluzione multimediale e “green” degli arredi di parchi e giardini

Porta la firma di quattro giovani architette valdarnesi “Desko”, l’open desk per il lavoro e lo studio all’aperto. Maria Vittoria Arnetoli, Elisa Belardi, Elena Gelli e Camilla Tinti sono le progettiste del prototipo del nuovo arredo urbano presentato di recente alla Fiera Didacta di Firenze. E’ una sorta di panchina multifunzionale, autosufficiente sotto il profilo energetico perché integra alla seduta un piano di appoggio e una copertura che ospita un pannello solare, consentendo ai fruitori di utilizzare computer e tablet per lavorare e studiare all’aperto e di ricaricare i dispositivi insieme a smartphone e monopattini. Un arredo adattabile e funzionale alle necessità di chi lavora a distanza, degli istituti scolastici per la didattica all’aperto e delle amministrazioni locali che possono implementare con un servizio utile e moderno parchi e giardini.

“Il progetto – spiegano le ideatrici – nasce da una risposta spontanea al lockdown della primavera 2020. L’input è derivato da una condizione emergenziale ma crediamo che Desko possa innestarsi su molteplici linee di tendenza che vedono una riscoperta degli spazi aperti verdi secondo nuovi approcci e paradigmi sia progettuali sia di fruizione. Inoltre elemento fondamentale è la circolarità garantita dal riciclo delle materie plastiche recuperate dagli scarti domestici. Dallo stato di progetto, nell’ultimo anno siamo riuscite a concretizzare l’idea, infatti durante la Fiera Didacta, abbiamo presentato il primo prototipo della seduta”. È stato realizzato grazie a una partnership con aziende della filiera toscana, a cominciare da Revet Spa, gestore della raccolta della plastica che viene selezionata e preparata sotto forma di granuli per il successivo stampaggio 3D eseguito da R3direct, a cui si aggiunge la componente impiantistica seguita e curata da Enecom.

“Vediamo questo primo prototipo – hanno sottolineato le giovani professioniste – come manifesto e sintesi di sostenibilità ambientale, economia circolare, progettazione creativa e innovazione tecnologica. Crediamo che grazie ai suoi caratteri di modularità e flessibilità possa essere declinato in plurimi ambiti di applicazione, dalle scuole ai cortili aziendali, dagli spazi pubblici alle strutture ricettive, adattandosi a diverse esigenze e contesti di installazione”.

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