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Bucine. Approvato il piano economico finanziario. Aumenta l’imposta dei rifiuti per il nuovo metodo Arera

Il Comune di Bucine, nella seduta di consiglio comunale del 31 maggio, ha approvato il piano economico finanziario e contestualmente le tariffe Tari per l’anno in corso. Come è avvenuto in altri enti locali, anche nella cittadina della Valdambra l’imposta sui rifiuti quest’anno ha subito un aumento per effetto dell’applicazione delle nuove norme di calcolo introdotte da Arera, l’autorità nazionale di regolazione per energia. Sono quindi cambiati i criteri per l’individuazione dei costi e la ripartizione degli stessi tra fissi e variabili. L’impatto è quindi più marcato sulle utenze domestiche con componenti più numerosi e su alcune categorie non domestiche.
“L’ adeguamento a queste regole non è discrezionale, per cui il nostro Comune si trova a subire, suo malgrado, un incremento pari al 4,9% senza alcuna possibilità di scelta, pur avendo adottato tutte le misure possibili per prevenire aumenti – ha spiegato Annamaria Lamioni, assessore al bilancio – Tutto questo, insieme all’incremento del costo dei servizi di conferimento agli impianti e di quelli erogati da Sei Toscana, si pone a contrasto con i dati migliorativi registrati in relazione alla raccolta differenziata e alla riduzione dei rifiuti complessivamente prodotti nel territorio comunale”.
“Non potendoci sottrarre da quanto stabilito circa l’aumento dei costi e inevitabilmente delle tariffe, in assemblea Ato abbiamo manifestato il nostro dissenso, non approvando il Pef e intervenendo a sostegno dei contribuenti che saranno maggiormente colpiti dagli aumenti, oltre a mantenere invariate tutte le agevolazioni in essere, tra cui la riduzione del 50% ai cittadini con ISEE fino a Euro 10.000 – ha proseguito Lamioni – L’impegno previsto a sostegno degli utenti particolarmente penalizzati dall’applicazione della nuova normativa sarà di circa 40.000 euro. Questa agevolazione sarà estesa indistintamente a tutti i tipi di utenze, domestiche e non, dei contribuenti marcatamente penalizzati poiché tale incremento arriva in un momento storico di generale affaticamento economico, sia per le famiglie che per le imprese e noi, per quanto ci è consentito, vogliamo offrire un sostegno concreto”.

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