“Era piccolo, ma con un grande cuore ed una testa fantastica”. Enzo Brogi, in questa nuova puntata del podcast “Frammenti”, ci parla della storia del vecchio borgo di Castelnuovo d’Avane, che sarà ricostruito con i fondi del PNNR, intrecciata a quella di Rambaldo Macucci, l’ultimo abitante dello storico paese di minatori, anarchici e antifascisti, ricordato per la terribile strage perpetrata dalla follia nazifascista che provocò decine e decine di vittime innocenti. Rambaldo si era asserragliato in tre stanze con all’interno libri, disegni e poesie, reperti archeologici di quando il Valdarno era una foresta tropicale, all’epoca del Pliocene. Con il suo cappellino che ricordava un po’ Ernesto Che Guevara ed un po’ Pietro Nenni, era rimasto impavido dentro quel borgo. Dipingeva e scriveva storie e soprattutto poesie bellissime e struggenti. Molte parlavano di un amore lontano e anche di questo paese abbandonato. Fu così che un giorno, proprio a Castelnuovo dei Sabbioni, Rambaldo incontrò Alessandro Benvenuti, che di lì a poco avrebbe girato in questo angolo di Valdarno il film “Ivo il Tardivo”…