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Lettera aperta dell’Isis Valdarno alla Provincia di Arezzo. ” Ci vogliono altri locali alternativi per gli studenti che adesso sono in Dad”

Mancano all’appello almeno cinque classi per i ragazzi del «Marconi« di San Giovanni che a oltre un mese e mezzo dal crollo del controsoffitto di alcune aule sono costretti alla didattica a distanza. E l’Isis Valdarno scrive una lettera aperta alla Provincia di Arezzo, e per conoscenza al sindaco Valentina Vadi, all’ufficio scolastico provinciale e alla presidente del consiglio di istituto, per ribadire una volta di più la necessità indifferibile di reperire altri locali da mettere a disposizione degli allievi.

Il preside Roberto Santi ha preso carta e penna per fare il punto della situazione. E se la premessa è il riconoscimento degli sforzi profusi fin qui dall’ente aretino per cercare alternative e garantire il diritto allo studio, con altrettanto realismo il dirigente mette in evidenza le criticità da sanare al più presto, visto che ancora un numero cospicuo di alunni deve suo malgrado rispolverare la Dad. Il provvedimento di interdizione all’utilizzo ha interessato 20 aule e 15 laboratori su cui ruotavano 22 classi del percorso.

“Tra quelle inagibili figura anche «l’aula polivalente – sottolinea – dedicata ai 71 studenti che si avvalgono della Legge 104 del 92″, ovvero l’utenza più fragile e da salvaguardare al massimo. Ma, soprattutto – ha aggiunto – in 16 delle 22 classi sono attivi Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per la cui validità occorre accreditare i locali in cui si svolgono le attività formative, e queste devono corrispondere a un minimo di 990 ore annue”.

Ma qual è il quadro dello stato dell’arte? Il 28 settembre scorso la Provincia ha riconsegnato alla scuola le palazzine del «Marconi» che si affacciano su via Piave e che ora ospitano due laboratori del benessere, un’aula e l’ex ufficio di dirigenza. Nel frattempo l’indirizzo moda è stato trasferito a Montevarchi e a breve i ragazzi di manutenzione elettrica e manutenzione meccanica si accomoderanno in 10 ambienti dell’immobile delle suore stimmatine nel centro storico sangiovannese. Al momento quindi l’appello delle aule difetta di altre 5 unità in modo da assicurare lezioni in presenza a chi frequenta gli indirizzi IeFP di Operatore del benessere, estetisti e acconciatori che, altro aspetto fondamentale, “necessitano di almeno 990 ore di lezione per la validazione dell’anno scolastico”.

Considerazioni che avallano l’esigenza assoluta di agire con tempestività per individuare soluzioni ben sapendo che la sede centrale dell’Itt di viale Gramsci è satura, come pure i Future Labs.

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