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“Mancano i giovani!”. Le Misericordie lanciano l’allarme e cercano nuove leve

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Mancano i volontari. Soprattutto giovani. Anche in Valdarno le Misericordie lanciano l’allarme. Lo ha fatto, per loro, Patrizio Cancialli, valdarnese di Castelfranco Piandiscò, coordinatore del sistema delle Misericordie della provincia di Arezzo. Un tempo molti pensionati decidevano di entrare nell’associazione per essere operativi. Oggi è più complicato, perchè la tecnologia ha fatto passi da gigante ed è necessario un ricambio generazionale. “Ma i giovani – ha detto Cancialli – oggi hanno molti altri interessi e diventa più difficile coinvolgerli in questo percorso. C’è quindi carenza di organico”.

Solo per salire su un’ambulanza sono necessarie 30 o 40 ore di formazione, per svolgere il servizio di emergenza le ore di formazione salgono a 150. Chi lavora e chi studia deve quindi dedicare molto tempo a questa attività, anche prima di entrare a far parte della Confraternita.  Negli anni del Covid, soprattutto all’inizio, moltissime persone si sono avvicinate alla Misericordia, ad esempio per portare i medicinali o per consegnare le mascherine. Poi, con il tempo, questa presenza si è affievolita. “Abbiamo bisogno di giovani e di persone che ci diano una mano”, ha detto Cancialli.

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