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Treni. Il Movimento Consumatori attacca la Regione. “Non ha capito che servono risposte immediate”

Immagine di repertorio

Il Movimento Consumatori Arezzo ritiene che la Regione Toscana non abbia capito che servono risposte immediate ai problemi dei pendolari. Una presa di posizione arrivata a 24 ore dall’incontro di ieri sulla linea ferroviaria aretina, cui hanno preso parte anche i sindaci del Valdarno. “Ieri si è tenuta la riunione alla presenza delle autorità competenti in materia, ma le soluzioni prospettate non appaiono nemmeno lontanamente risolutive dei problemi che da anni affliggono i pendolari – ha commentato il Movimento Consumatori Arezzo – La Regione Toscana non ha capito che ha il potere-dovere di impedire che venga meno il diritto alla mobilità adottando soluzioni tempestive. Quest’ultimo facilita l’esercizio, e in alcuni casi garantisce, di un ulteriore diritto, quello al lavoro. In una società globalizzata – ha proseguito l’associazione – è impensabile che i lavoratori debbano partire ben tre ore prima per sperare di arrivare in tempo a lavoro, così gli studenti e i pendolari tutti. Un assessorato ai trasporti che non riesce a far rispettare gli orari dei treni affinché si abbia un servizio efficiente e puntuale è un assessorato privo di forza”.

 

 

Il Movimento Consumatori si è poi chiesto cosa propongono i sindaci del Valdarno. “Speriamo che in campagna elettorale non si inseriscano i soliti punti, fra gli altri irrealizzabili, circa il collegamento con Arezzo e Firenze con un treno ogni 10/15 minuti – ha concluso l’associazione – Il diritto alla mobilità nel Valdarno, e non solo, è un optional, non ci fermeremo certamente a queste proposte deludenti e per niente risolutrici. In tutto ciò c’è il rischio che il prossimo 1 luglio ci siano nuovi rincari, causati dall’inflazione. In un paese normale tutto ciò è inaccettabile”.

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