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Aveva svaligiato la cassa contanti di una rivendita di pneumatici. Identificato e denunciato

Era uno dei componenti della banda che, lo scorso inverno, aveva portato a termine un furto in una rivendita di pneumatici di Terranuova. Dopo accurate indagini l’uomo, un pregiudicato di 40 anni, originario della provincia di Napoli, è stato identificato e denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per furto aggravato. L’episodio risale al febbraio scorso, quando la Stazione Carabinieri di Terranuova Bracciolini fu allertata da un commerciante del posto. Nel cuore della notte, ignoti avevano letteralmente svaligiato la cassa contanti della propria rivendita di pneumatici. A seguito della denuncia i militari hanno avviato le indagini, portandosi inizialmente sulla scena del reato, per cercare di cristallizzare quanti più elementi indiziari possibile.
Ma non sono state rilevate impronte digitali analizzabili, né trovati testimoni che fossero in grado di fornire elementi identificativi. Il raid, d’altra parte, si era svolto nel pieno della notte, con i ladri che avevano agito col favore delle tenebre, noncuranti delle restrizioni correlate al lockdown, all’epoca pienamente in vigore. Confidando probabilmente sul fatto di operare in una zona periferica del centro di Terranuova, i ladri, almeno due, dopo l’effrazione di una porta laterale, si erano introdotti nel capannone della rivendita di pneumatici, ed erano andati a colpo sicuro verso la cassa. Era la notte tra venerdì e sabato, la cassa era piena e il colpo aveva fruttato ben 5.000 euro in contanti.
Grazie alla tenacia degli investigatori, e allo studio delle telecamere di videosorveglianza comunali, nel giro di alcuni giorni i sospetti si sono concentrati sulla targa di un camper in uso ad alcuni soggetti che gravitavano attorno ad un campo nomadi fiorentino, tutti gravati da precedenti per reati contro il patrimonio. In quel preciso momento, ha preso il via l’indagine degli uomini della Stazione Carabinieri di Terranuova Bracciolini, che si è protratta per mesi, ed è stata contraddistinta da minuziosi sopralluoghi, da confronti investigativi con i colleghi di Reparti dei Carabinieri anche di altre Regioni, dallo studio di telecamere, lettori targhe e tabulati di traffico telefonico, tutti dettagli decisivi per il buon esito delle indagini. È stato così possibile risalire con assoluta certezza ad uno dei correi. Proseguono intanto le indagini per identificarne i complici.

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