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Delitto di Levane: il babbo diserta l’udienza di convalida. Non è in grado di essere interrogato

Non è riuscito a partecipare all’udienza di convalida dell’arresto Billal Miah, l’operaio bengalese di 39 anni che martedì scorso ha ucciso la figlia di tre anni e mezzo nella mansarda di via Palmiro Togliatti a Levane.
L’uomo attorno a mezzogiorno, forse in preda ad un raptus di follia, aveva colpito a morte con una sorta di roncola la piccina e poi si era scagliato contro l’altro figlio di 12 anni ferendolo alla testa, per fortuna in modo non grave, prima di gettarsi nel pozzo attiguo alla palazzina.
Ricoverato per un giorno nel presidio ospedaliero di Santa Maria alla Gruccia, era stato associato al carcere fiorentino di Sollicciano, ma poche ore dopo era stato trasferito nell’ospedale delle Suore Oblate di Firenze per una grave crisi depressiva.
L’avvocato difensore Nicola Detti ha chiesto il rinvio dell’interrogatorio, concesso dal Gip Fabio Lombardo. L’accusa è di omicidio e tentato omicidio.

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