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Rapina alla Banca di Credito Cooperativo del Valdarno Fiorentino di Incisa. Dopo un anno di complesse indagini, identificato uno dei due autori

Era il pomeriggio del 22 febbraio 2023 quando, due uomini, parzialmente travisati da mascherina chirurgica e berretto, entrarono nella filiale di Incisa della Banca di Credito Cooperativo di Cascia di Reggello e, armati di un taglierino, minacciarono i presenti, riuscendo a farsi consegnare 44 mila euro in contanti, per poi darsi alla fuga. In questo anno le indagini sono state complesse, ma hanno portato ad un risultato, con l’identificazione di una persona accusata di aver messo a segno il colpo. Il lavoro è stato portato avanti dai Carabinieri della Compagnia di Figline Valdarno che, con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Firenze, sono riusciti sin da subito a raccogliere i primi fondamentali elementi che hanno consentito di dare un volto ad uno dei due rmalviventi, per il quale è scattata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

 

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Firenze, per riuscire a risalire al rapinatore, si sono avvalsi delle testimonianze di chi era presente in quel momento nella filiale. Decisiva è risultata la minuziosa analisi di ogni dettaglio raccontato e, soprattutto, la scrupolosa verifica di tutto ciò che i due malviventi  potevano aver lasciato sul luogo della rapina, comprese le impronte digitali, la cui analisi  ha confermato il quadro indiziario su cui i militari dell’Arma stavano già lavorando. Gli elementi d’indagine raccolti hanno quindi consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di condividere le risultanze investigative emerse e di emettere la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato, sul quale già pendono altre condanne per rapina avvenute in diverse regioni d’Italia. L’uomo, infatti,  si trova tuttora ristretto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Per lui l’accusa è di rapina, in concorso, aggravata dall’aver utilizzato un’arma e travisato. Per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini  sarà definitivamente accertata solo se interverrà la sentenza irrevocabile di condanna.

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