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Black out al Serristori. I Cobas: “Piove sul bagnato”

L’interruzione di energia elettrica che nelle scorse ore ha interessato l’ospedale Serristori di Figline ha provocato il duro risentimento dei Cobas della Usl Toscana Centro, che dopo aver elogiato il comportamento degli operatori (“Hanno ben gestito la situazione”), hanno però sottolineato come il disservizio abbia comportato non poche ricadute sui pazienti e sul funzionamento delle apparecchiature elettromedicali, dei computer, irrimediabilmente in tilt e degli ascensori, per alcune ore inutilizzati. Sono poi saltati gli interventi di sala operatoria e alcuni pazienti sono stati rimandati a casa, così pure i nove interventi programmati di chirurgia oculistica.
“Piove sul bagnato – hanno tuonato i sindacati -. A parte il black out, l’ospedale Serristori continua a vivere in una situazione di precarietà, con infrastrutture ancora inadeguate, degradate, pericolose, non a norma e una impiantistica obsoleta, come da tempo da noi denunciato. Siamo ancora ben lontani dall’ammodernamento, dalla riqualificazione e dal potenziamento del presidio ospedaliero annunciato, con cantieri fantasma, investimenti zero e personale ridotto all’osso”.
Insomma, per i Cobas non c’è da stare tranquilli e le amministrazioni comunali del territorio sono state invitate a
svolgere il proprio ruolo istituzionale, chiedendo all’azienda USL Toscana Centro di onorare tutti gli impegni in materia di messa in sicurezza del presidio ospedaliero Serristori. “Siano resi pubblici il crono programma dei lavori, l’apertura dei cantieri e i controlli esercitati al fine di rimuovere inadempienze”.

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