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Cristina Simoni si candida alle elezioni di Figline Incisa. Sarà sostenuta anche da “Salvare il Serristori”

Nuovo colpo di scena alle Amministrative di Figline e Incisa Valdarno. Una tornata elettorale che si preannuncia a dir poco elettrizzante, alla luce anche dell’annunciata scesa in campo di Cristina Simoni, attuale consigliere del gruppo misto, ex Pd, che ha deciso di candidarsi come civica. Sarà sostenuta tra tre liste tra cui “Salvare il Serristori”.
Da tempo si parlava della possibile candidatura della Simoni, al centro di una diatriba di non poco conto con l’attuale maggioranza. E’ stata a lungo presidente del consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno e adesso ha deciso di fare il grande passo.
In base all’accordo raggiunto nelle scorse ore, la candidata sindaco Simoni sarà appoggiata direttamente da due liste civiche, alle quali si aggiungerà una terza lista con il tradizionale simbolo di Salvare il Serristori, che avrà come capolista proprio Clara Mugnai, storica leader del Comitato per il Serristori, che da quasi trent’anni si batte per salvare l’ospedale di Figline. “L’intesa raggiunta con Salvare il Serristori – spiega Cristina Simoni – ci consente di costituire l’unico e vero polo civico indipendente. Tutto ciò rafforza ancor più il mio impegno per un’azione politica che deve recuperare la capacità di dialogo, ascoltando i bisogni reali dei cittadini. La mia candidatura a sindaco è coerente con le scelte autonome e il rigore amministrativo che hanno caratterizzato finora il mio impegno politico”.
Proprio il fatto che Cristina Simoni si è sempre schierata personalmente a favore dell’ospedale di Figline, ha costituito uno dei motivi che hanno indotto il Comitato per il Serristori ad appoggiare la sua candidatura a sindaco.
Nel motivare il sostegno a Simoni, il Comitato Serristori ha poi replicato al manifesto dell’associazione Garofano Rosso, in cui si auspicava una pressione politica per convincere tutte le forze civiche ad unirsi in una grande alleanza con Daniele Raspini. “Come condizione inderogabile per un accordo – spiega il Comitato Serristori – avevamo chiesto a Raspini di dichiarare pubblicamente che la sua lista era alternativa al Pd, perché riteniamo che questo partito non si sia mai interessato seriamente all’ospedale Serristori. Ebbene: Raspini non ha mai fatto questa dichiarazione; così come non ha mai chiarito se in caso di ballottaggio farà accordi con il Pd della sindaca Mugnai, con la quale non vogliamo avere niente a che fare, nemmeno al secondo turno. Chi come noi porta avanti la sua battaglia da oltre 25 anni, non può dare credito a chi non prende posizioni precise”.

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