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Distretto unico sanitario. La Chiassai presenta due emendamenti in Regione. “Non ho paura di combattere da sola”

Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai prosegue la sua battaglia per arrivare al distretto sanitario unico tra Valdarno Aretino e Fiorentino e come aveva annunciato nelle settimane scorse punta ad ottenere una deroga alle attuale normative. Nelle ultime ore ha quindi presentato alla Commissione regionale Sanità e Sociale e ai consiglieri regionali che la compongono due proposte di emendamento per permettere la costituzione del comprensorio unitario. Il primo emendamento riguarda la riformulazione del comma di legge, prevedendo l’individuazione di zone distretto anche nei comuni che afferiscono a due Asl diverse. Il secondo rappresenta un’altra opzione: l’introduzione di particolari deroghe alla costituzione di zone distretto, sentite le istanze dei territori e dei cittadini.
Il sindaco di Montevarchi, dopo aver ringraziato la Commissione, ha ricordato che già in sede di audizione aveva manifestato la necessità, per il Valdarno, di costituire un distretto sanitario unico per peculiarità del territorio, omogeneità dei servizi, vicinanza ai bisogni dei cittadini.
“L’ho ribadito a chiare lettere come unico sindaco presente della vallata – ha aggiunto – e ho fatto poi recapitare due proposte di emendamento che vanno nella direzione di non condannare il Valdarno alla perenne divisione tra aretino e fiorentino, prevedendo anche particolari deroghe sentite le istanze dei territori e dei cittadini. Un’area che, per quanto previsto dalla Giunta regionale – ha aggiunto la Chiassai – verrà marginalizzata e penalizzata dall’appartenenza a due Asl diverse, in un contesto di riorganizzazione del sistema sanitario su tre mega Asl. Mi sto battendo su tutti i fronti perché il dramma vero consiste nell’impossibilità, in caso di divieto di costituzione di un distretto sanitario unico, di raggiungere il bacino di utenza di 150mila abitanti necessario per legge alla classificazione dell’Ospedale della Gruccia come presidio ospedaliero di 1 livello, nella complementarietà con il Serristori”.
Non è mancata poi una stlettata ai suoi colleghi. Purtroppo – ha detto il primo cittadino di Montevarchi – ho presentato da sola queste osservazioni, perché con mio grande rammarico, pur avendo richiesto espressamente alla Conferenza dei sindaci del Valdarno di sostenere queste fondamentali questioni, i miei colleghi non hanno voluto aderire. Devo constatare che solo a parole si voglia il distretto sanitario unico o la salvaguardia degli ospedali. Mi viene il dubbio che sia più forte il richiamo della difesa di interessi politici o di partito, piuttosto che la difesa traversale del diritto di cura delle nostre comunità. Mi viene il dubbio – ha concluso – che si selezionino gli impegni anche in base a chi li propone. Non ho paura di combattere da sola per la difesa dei nostri ospedali, con forza, in tutti i tavoli istituzionali e in tutte le sedi, perché ho in mente un unico obiettivo: la tutela della sanità valdarnese”.

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