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Far rivivere le manifestazioni del paese fantasma. L’attività dell’associazione culturale “San Donato in Avane”

E’ nata nel 2023 con l’obiettivo di far rivivere in un contesto di convivialità quelle che erano le manifestazioni del paese fantasma di San Donato in Avane, sacrificato e destinato a scomparire negli anni 70/80 per esigenze legate all’estrazione della lignite. Ma ha anche un altro scopo l’associazione culturale che porta in nome del vecchio borgo al confine tra Cavriglia e Figline: portare avanti una attività di promozione e valorizzazione del territorio che si inserisce nel più ampio contesto di riqualificazione di tutta l’area mineraria, programmato da Enel in sinergia con le amministrazioni comunali. E’ stato il presidente Piero Secciani a tracciare un bilancio dell’attività svolta nel 2023 e a raccontare le idee per l’anno in corso.

La primavera scorsa l’associazione ha organizzato un percorso religioso, come avveniva un tempo. Allora il corteo partiva da San Donato, oggi da Gaville, perchè l’antico paese non esiste più. Una camminata fino ad arrivare alla chiesetta di Isolla, sotto al parco di Cavriglia. Si è tenuta a maggio, ricordando il periodo dell’ascensione. All’epoca il piccolo borgo si svuotava e tutti andavano in processione con il parroco verso questo luogo sacro, sulla sommità di San Donato d’Avane. Era una giornata religiosa, ma anche di convivialità. Nel 2024 l’idea dell’associazione è quella di rievocare la festa del Perdono. In tempi antichi erano tre i momenti clou nei quali la collettività si ritrovava: la festa delle frittelle, quella del papà, l’appuntamento religioso di maggio e, per l’appunto, il Perdono, che si teveva la seconda domenica di settembre. Periodo nel quale, questo anno, sarà organizzato un grande evento. Un pranzo all’aperto ma anche la presentazione di un lavoro importante dell’istituto Vasari di Figline. Gli studenti illustreranno i risultati di una ricerca sul territorio che hanno portato avanti in questi mesi. Lo scorso anno, per una iniziativa analoga, fu coinvolto l’istituto Dante Alighieri di Cavriglia. Una scelta non casuale quella di rivolgersi ai plessi scolastici dei due paesi, che sono confinanti ed entrambi legati a San Donato D’Avane.

“Ma vogliamo anche creare le condizioni per un recupero di questo territorio – ha detto il presidente dell’associazione Piero Secciani – Puntiamo quindi a fare da pungolo alle istituzioni, in particolare all’Enel, attrice principale del recupero di questi territori. Abbiamo delle idee. La prima è quella di ripristinare il collegamento viario tra Meleto e Gaville, che è stato interrotto”. Soci fondatori dell’associazione sono in primis i due Comuni di Cavriglia e Figline Incisa Valdarno, oltre alle frazioni di Meleto Valdarno e Gaville con le relative  Parrocchie e i due Circoli Sociali. In qualità di fondatori anche il Museo Mine di Castelnuovo d’Avane e la Casa della Civiltà Contadina di Gaville, oltre all’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Cavriglia e all’Isis “Giorgio Vasari” di Figline. Ci sono poi la Banca del Valdarno e, ovviamente, i tre amici dai quali l’idea è scaturita: Piero Secciani, Adelmo Brogi e Piero Romanelli, assistiti dai loro figli che dell’associazione sono le radici.

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