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I dieci minuti della storia dello sport azzurro…

Non è un sogno….ma è la pura verità…a Tokio sono arrivate due medaglie d’oro nell’atletica leggera, un vortice di emozioni che ha contagiato l’Italia intera in questa prima domenica di agosto trascorsa fra le nuvole ed un caldo tropicale. Marcell Jacobs da leggenda: il dopo Bolt ha i colori azzurri nella gara principe delle Olimpiadi, dopo la freccia giamaicana è toccato a lui e di riflesso a tutti noi. Tre prove da super coronate da tempi di valore assoluto, compreso il primato europeo in semifinale. E una consapevolezza psicologica e un controllo tecnico sensazionale in ogni fase di una corsa leggera e composta, senza mai indurirsi con gli altri avversari accanto fino a che c’è l’hanno fatta. Poi il vuoto e via verso la gloria….dove mai nessun italiano si era neanche avvicinato, nella specialità più breve e più importante della corsa olimpica. E Jacobs sale così nell’Olimpo dello sport raggiungendo altre due icone come Livio Berruti e Pietro Mennea che hanno trionfato alle olimpiadi di Roma 1960 e Mosca 1980.
E la gioia di Marcell si è mischiata a quella del marchigiano Giammarco Tamberi detto “Jimbo”, figlio d’ arte e salito nell’alto fino a 2.37 che in chiave finale olimpica resta una quota sempre ragguardevole. L’immagine del giudice che chiamava alla fine i due vincitori per decidere il da farsi, e cioè spareggio o medaglia d’ oro ex equo resterà nella memoria di tutti noi al pari dei salti nella pedana dello stadio giapponese e del gesso esibito come segno del riscatto. Come mi ha scritto giustamente l’amico Giustino Bonci oggi siamo stati testimoni di una delle giornate di sport più belle di tutta la storia nazionale, una domenica che sarà ricordata per sempre. Una soddisfazione enorme, ed un orgoglio per tutti gli italiani, per Giovanni Malago’ presidente del Coni, per il neo presidente della FIDAL Stefano Mei e per il movimento dell’atletica leggera reduce da anni bui e difficili, Un sogno che si avvera oltre ogni più rosea previsione. Ed è la stagione dell’ Italia dello sport..che continua e ci inebria. Non ci siamo sognati tutto…

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