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Norme anti contagio, nuove disposizioni dei Vescovi toscani. Sospesi il catechismo e la benedizione delle famiglie

Nuove disposizioni dei Vescovi delle Diocesi della Toscana per arginare il rischio del contagio del coronavirus. Alla luce del decreto governativo e delle indicazioni della Cei sono state prescritte una serie di ulteriori misure in via precauzionale che si aggiungono a quelle indicate nei giorni scorsi, ovvero tenere vuote le acquasantiere, omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche e distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano.
Nel dettaglio sono stati sospesi gli incontri di catechismo fino al 15 marzo e la benedizione delle famiglie sino alla cessazione dell’emergenza sanitaria.
I riti liturgici devono essere celebrati attenendosi a quanto specificano i provvedimenti varati dal Governo sulla distanza tra le persone presenti per evitare l’affollamento e sono dispensati dal precetto di partecipare alla Messa festiva quanti ne siano impediti per grave causa, quale è la malattia e gli anziani che possono più facilmente subire la diffusione del virus.
I Vescovi inoltre raccomandano di evitare gli affollamenti nelle attività formative, pastorali, caritative o di natura sociale che si svolgono nelle parrocchie, negli oratori, negli istituti e nelle aggregazioni e di seguire alla lettera le misure igienico-sanitarie in particolare in occasione delle Confessioni e della Comunione ai malati.
Si invitano, infine, le parrocchie, gli istituiti religiosi e le aggregazioni laicali a limitarsi alle attività liturgiche e pastorali ordinarie, rinviando ad altri tempi quelle straordinarie, e a dotare gli ambienti dove queste si svolgono di soluzioni idroalcoliche per la pulizia delle mani; in questo contesto si reputa doveroso sospendere anche i pellegrinaggi.

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