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Rotatoria in piazza Garibaldi. Grasso polemico: “Idea strampalata. Fermatevi! Ci vuole uno studio preciso. Pedoni a rischio”

La rotatoria in piazza Garibaldi? Una scelta di Luciano Bucci senza che alla base ci sia stato uno studio preciso sui flussi di traffico e sulla sicurezza dei pedoni. L’ex sindaco di Montevarchi Francesco Maria Grasso è molto attivo in queste settimane post-elezioni e dopo la polemica su Ricasoli, questa volta è uscito allo scoperto per criticare aspramente la decisione dell’amministrazione comunale di costruire una rotonda in piazza Garibaldi. Una decisione, secondo Grasso, assunta in modo artigianale e senza un’analisi dettagliata a monte. “Da chi è stata progettata questa opera – si è chiesto l’ex sindaco -. E cosa è stato progettato? Chi ha fatto lo studio? Vi è un piano del traffico modificato e sottoscritto da un responsabile per tali modifiche di viabilità? Sono state proposte modifiche al piano delle opere del comune?”. Tutte domande che Francesco Grasso ha rivolto all’attuale governo cittadino, in particolare al vice sindaco Bucci (“Ha deciso lui, assessore tuttofare”). All’ex primo cittadino, in sostanza, non piace per niente una bella rotatoria in pieno centro storico fra le mura antiche, dove è stata inaugurata una nuova piazza pochi giorni fa. Una rotatoria davanti alle Stanze Ulivieri ed all’ovale storico e con enormi flussi di traffico. Riguardo agli aspetti tecnici, il consigliere di “Montevarchi Democratica” ha manifestato qualche dubbio su tre aspetti. Innanzitutto sulle dimensioni del rondò (“ Siamo sicuri che vi entri come misure e funzionalità?”); in secondo luogo sull’ubicazione dell’aiuola (“Dove verrebbe messa?”) e in terzo luogo su motivi economici (“Le strade che nell’accordo di Prada dovevano essere in carico di realizzazione alla stessa azienda invece le realizza il comune, con quali soldi e dove sono a bilancio?”). Ma la cosa più grave, per l’ex sindaco, è un’altra e riguarda la sicurezza. “ Come faranno ad attraversare la strada le persone che si devono recare negli uffici dell’ex tribunale, alla agenzia delle entrate e alle scuole, senza semafori, senza precedenza, all’interno di una rotatoria con un flusso di traffico enorme almeno su tre direzioni? Pazzesco!”, ha detto Grasso, che ha chiesto all’amministrazione comunale di bloccare il progetto, elaborando poi uno studio preciso, attento e professionale anche sui costi necessari (“200.000 non bastano”). Altrimenti, per il consigliere comunale, potrebbero essere sistemati in via provvisoria alcuni semafori, sperimentando per tre mesi la sola inversione di via Trento e via Mochi ed alla fine verificate gli effetti prima di adottare “altre idee strampalate”.

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