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S. Giovanni: in consiglio comunale salta il punto su “Borgo d’Arnolfo” la cui asta è andata nuovamente deserta

E’ stata una seduta consiliare piuttosto “nervosa” quella che si è tenuta ieri sera nella Sala della Musica a S. Giovanni. Svariati i punti all’ordine del giorno e puntuali anche le interpellanze presentate dai vari gruppi consiliari di opposizione tanto che si è reso necessario, visto il prolungarsi della discussione, di rinviare alcuni temi in programma alla prossima assemblea. Uno degli argomenti che ha maggiormente coinvolto la massima assise, è stato il dibattito sulla messa in sicurezza del fiume Arno e dei torrenti cittadini dopo la serie di interrogazioni presentata dalla Lista civica “Cresce S. Giovanni”. Il nodo della discussione ha riguardato i lavori di ripulitura del letto dell’Arno che sono stati effettuati, senza però l’effetto atteso, dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno: ” Abbiamo presentato quattro interrogazioni sui borri e  due sull’Arno – ha dichiarato Mario Marziali consigliere di Cresce S. Giovanni – ma il Sindaco non ci ha mai fornito una risposta scritta, vogliamo sapere quali sono i lavori in programma per  ripulire e mettere in sicurezza i nostri corsi d’acqua, visto che anche i lavori del Consorzio Alto Valdarno non hanno funzionato e il fiume Arno versa ancora in condizioni critiche”.

Attesissimo il punto all’ordine del giorno relativo alla mozione presentata dalla Lista “Per un’Altra S. Giovanni” con la quale si richiede l’istituzione di una commissione speciale di indagine e studio sul piano di recupero dell’ex ospedale Alberti – Borgo d’Arnolfo. Vista l’ora tarda è’ stato lo stesso consigliere della lista civica Lorenzo Martellini, che aveva presentato la mozione,  a richiederne lo slittamento al prossimo consiglio comunale con tutta probabilità per poter affrontare con più tempo a disposizione il delicato argomento. Intanto dai tavoli istituzionali arriva la notizia che anche l’ultima asta per la vendita di Borgo d’Arnolfo è andata nuovamente deserta. E così  si sta lavorando per indirne un’altra per il prossimo mese di dicembre avvicinandosi lentamente verso un prezzo del complesso, ormai da anni abbandonato alle erbacce e al disfacimento, più allettante per eventuali compratori, circa 3,9 milioni di euro. Se la prossima asta andrà nuovamente deserta il prezzo dovrebbe subire un nuovo ribasso, all’incirca del 20%.

E’ stato poi ritirato, per idiosincrasie burocratiche, lo schema di convenzione per la gestione del metano in ambito Atem per l’individuazione della stazione appaltante mentre è passata all’unanimità, con un emendamento proposto dal gruppo Per un Altra San Giovanni, la bozza di convenzione per l’affidamento di tesoreria comunale per il quinquennio 2017-2021.

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