Cerca
Close this search box.

Troppi incidenti in A1. I progetti per il tratto valdarnese. Ma la terza corsia sarà sufficiente?

E’ un tratto autostradale pericoloso, trafficato e, troppo spesso, bagnato dal sangue quello che dal casello Valdarno arriva fino a Firenze. Giovedì scorso l’ultimo, drammatico incidente, con due morti finiti sull’asfalto vicino al casello di Firenze Scandicci. E il caos è stato inevitabile, con chiusura della carreggiata e code che sono arrivate quasi fin quasi all’area di servizio di San Giovanni. Ma è solo l’ultimo degli episodi. Il 22 febbraio scorso, tra Valdarno e Incisa, un camion cisterna che trasportava cemento si è ribaltato tra le due corsie con il coinvolgimento di una macchina. Due le persone coinvolte, uno dei quali è finito in codice rosso all’ospedale. Il 14 febbraio, pochi km più a nord, ma in carreggiata opposta, un mezzo pesante ha scavalcato il guard rail ed ha invaso parzialmente la corsia opposta. Traffico bloccato e mezzi di soccorso in azione. Insomma, sono state settimane complicate sulla maggiore direttrice di traffico nazionale, complice anche una rete autostradale che necessita di interventi, per fortuna, in via di realizzazione o di progettazione. Partiamo dal tratto tra Firenze Sud e Incisa Reggello.
I lavori sono in via di completamento. Si tratta di 18 km di nastro d’asfalto e il progetto è stato suddiviso in due lotti. Ha previsto la realizzazione, tra le altre cose, della nuova galleria San Donato, lunga quasi 1 km e di due nuovi viadotti. C’è poi il collegamento tra i caselli di Incisa Reggello e Terranuova. Anche questo sarà allargato a tre corsie, ma i tempi sono più lunghi. Nel corso di un recente incontro tra il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, è stato comunicato che Aspi, lo scorso mese di gennaio, ha trasmesso al Mit il progetto esecutivo per la realizzazione della nuova carreggiata a tre corsie.
Il cantiere dovrebbe essere installato nell’anno in corso. Autostrade per l’Italia, in vista del primo lotto, ha già avviato il procedimento di esproprio di terreni per finalità di pubblica utilità. I lavori in interesseranno per 5,505 km il territorio di Figline, per 5,293 km il territorio di Reggello, per 4,701 km il comune di San Giovanni, per 1,477 km il comune di Terranuova e per 1,170 km il territorio di Incisa. L’intervento di ampliamento della terza corsia si svilupperà dal km 317+265 al km 335+701. All’interno del segmento viario ci sono anche due aree di servizio, Arno Ovest e Arno Est, l’area di parcheggio Vallombrosa Est e quella di San Giovanni Valdarno. La costruzione della terza corsia rappresenta una priorità in un tratto autostradale strategico del centro Italia e consentirà di adeguarlo a flussi di traffico sempre maggiori. Ma soprattutto darà una risposta importante, anche se non definitiva, in termini di sicurezza. Negli ultimi anni sono stati tantissimi gli incidenti stradali che hanno interessato il tratto valdarnese dell’Autosole, con tributi di sangue importanti, ma anche conseguenze pesanti sul traffico, non solo autostradale, ma anche locale. Più di una volta via Poggilupi, a Terranuova, è stata messa a dura prova per una chiusura temporanea dell’A1 o per sinistri di una certa gravità. La terza corsia non avrà il potere di risolvere completamente il problema. Ma certamente aiuterà. Senza dimenticare le opere connesse e funzionali a San Giovanni, Terranuova e Montevarchi, compreso il nuovo ponte.

Articoli correlati