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Una commissione d’indagine su Borgo Arnolfo. La richiesta di “Per un’altra San Giovanni” martedì in consiglio comunale

Martedì prossimo, alla Sala della Musica di piazza della Libertà., si riunirà il consiglio comunale di San Giovanni Valdarno e tra i punti all’ordine del giorno c’è anche la richiesta di una commissione speciale d’indagine e di studio su Borgo Arnolfo avanzata dalla lista “Per un’altra San Giovanni”. I consiglieri Antonino Pia e Lorenzo Martellini chiederanno infatti chiarezza sul futuro del gigante d’acciaio, che rappresenta una cartolina d’ingresso al centro storico della città non certo edificante “Da quasi dieci anni – hanno detto gli esponenti dell’opposizione -, i sangiovannesi devono sorbirsi una vergogna che non rende certo merito all’armonia e alla bellezza del Castel San Giovanni pensato e progettato da Arnolfo Di Cambio e che, purtroppo, ha contribuito a bloccare lo sviluppo della nostra città”. Si sta per preparare l’ennesima asta, ma se dovesse andare deserta come le altre, per Borgo Arnolfo si aprirebbero scenari nuovi, compreso l’abbattimento. Come ha ricordato Cresce San Giovanni, nel 2017 il consiglio comunale cittadino sarà chiamato a decidere cosa fare del cosiddetto eco mostro. Abbatterlo (“Ma basteranno i soldi della fidejussione?”), rivedere il progetto o cambiare la destinazione d’area. “Crediamo che su una questione di così rilevante impatto politico-amministrativo ed economico per il nostro comune – ha sottolineato il gruppo consiliare – sia necessario un approfondimento su tutta la vicenda. Dall’iter di approvazione del piano, alla consistenza della fidejussione, dalla gestione passata alle future iniziative del liquidatore. Per questo motivo chiediamo l’istituzione di una commissione speciale di indagine su Borgo Arnolfo. Vogliamo chiarezza sul futuro dell’area”. La struttura, sorta sulle ceneri del vecchio ospedale Alberti, era destinata ad uso residenziale e commerciale, ha una superficie costruita di 7.686 mq e il volume complessivo a 25.365 mc. L’intervento è in standby dal dicembre del 2010 e questa vicenda è senza dubbio una delle più controverse degli ultimi anni, soprattutto per l’importanza dell’opera e per la storia di un luogo caro a tutti i cittadini. Un luogo che fronteggia l’asse principale di accesso al centro storico e che rappresenta una cartolina della città di Masaccio. La demolizione del vecchio ospedale Alberti iniziò nell’agosto del 2007. Un pezzo di storia del Valdarno andato definitivamente in pensione. Al suo posto doveva sorgere un nuovo, moderno complesso commerciale e residenziale che, nel crono programma originario, doveva essere completato da un pezzo. Ma per le vicissitudini dell’impresa appaltatrice così non è stato e dopo quasi un decennio Borgo Arnolfo è ancora li, senza un presente e, forse, senza un futuro.

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