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A Levane il Memorial Ezio Mannucci. Il ciclismo, la sua vita. La commozione dei figli

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Una corsa vinta dal giovane vicentino Giovanni Zordan nel ricordo del grande Ezio Mannucci, direttore sportivo di qualità, per una vita nella Fracor Levane, poi organizzatore, scomparso proprio un anno fa. Era stato lui a ideare anche la corsa di Levane, nel suo paese. Stavolta il 13esimo Gran Premio Polverini era valido come primo memorial Ezio Mannucci con Fabrizio Carnasciali, Francesco Ghiarè e altri in prima fila, così come il figlio Osvaldo. Corsa particolare, con i primi tre giri a largo raggio ancora alla luce del sole, poi trenta tornate spettacolari, a ritmi velocissimi in notturna a Levane, davanti a un gran pubblico. Qui la passione per il ciclismo è ancora radicata e poi la memoria di Ezio Mannucci andava onorata.

Un centinaio di Under 23 ed Elite al via. Decisione nel finale con l’attacco di Carrò (Aries) e Zordan, 19 anni, un ragazzo promettente al primo anno in categoria e che gareggia con la Zalf Fior, squadra di grande valore. Volata senza storia col netto successo di Zordan, vicentino di Thiene, la stessa località di Ceccon, campione del mondo di nuoto. Primo acuto stagionale per questo corridore, azzurro tra gli juniores. Buon secondo posto per Simone Carrò, mentre a 11″ Rizza dell’Hopplà Petroli Firenze regolava gli inseguitori davanti a Matteo Niccoli (Maltinti) e Andrea Colnaghi (Onec). I 130 Km del percorso volati a 45,789 di media.

Il servizio è curato da Luigi Alberti di Teletruria 

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