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“Buon” tampone a tutti….

La folle corsa ai tamponi di queste ore rischia di trasformarsi in un delirio di massa e, nella maggior parte dei casi, è decisamente inutile. E così chi ha davvero bisogno di ottenere una risposta diagnostica per uscire dalla positività rischia di rimanere inchiodato a casa perché non ha la possibilità di ottenere il necessario riscontro. Ed è ancora più grave la situazione per chi ha dei sintomi che fanno pensare al Covid 19 e non riesce a prenotare un test. La rete diagnostica è intasata perché le risorse vengono investite nel tracciamento e nell’attività dei tamponi fatti a gente che non ne avrebbe nessun bisogno e magari richiede il test soltanto per tranquillizzarsi (molte volte capita il contrario) oppure semplicemente per incontrare amici iper vaccinati.
Con una miriade di casi giornalieri appare poi ovvio come il tracciamento sia saltato di nuovo ed è apparso giusto rivedere tutto il sistema delle quarantene per non mettere in ginocchio un intero paese e le attività lavorative ed economiche. Inutili i milioni di italiani a casa in isolamento che non accusano sintomi, tanto più se si tratta di persone regolarmente vaccinate la cui possibilità di trasmettere l’infezione è molto molto bassa. Insomma da giorni c’è una soglia psicologica più che reale che non aiuta in un momento che dovrebbe aver segnato una diversa percezione della pandemia stessa. Il virus visto come un flagello divino è diventato parte della vita di tutti noi come dimostrano i numeri. La maggioranza delle persone che conducono una vita attiva ha fatto, sta facendo o farà il vaccino anti covid .Ed è certo consolatorio pensare ai numeri infinitamente inferiori dei morti ,dei ricoveri e delle terapie intensive rispetto a un anno fa. Questo il dato fondamentale che dovrebbe far ragionare le persone ora vittime di un psicosi sbagliata e che non aiuta.

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