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Terza corsia nel tratto Incisa-Valdarno. Ieri il dibattito al centro Fratelli Rosselli di San Giovanni Valdarno

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“Terza corsia autostradale, un’occasione di sviluppo per il Valdarno”, questo il tema del dibattito che si è tenuto ieri, 24 Ottobre, curato e organizzato da Agorà, Liste Civiche Sangiovannesi e SanGiovanniLab. L’incontro ha trattato di temi rilevanti quali le prospettive e le potenzialità della terza corsia autostradale, i ritardi della sua realizzazione, eventuali opere di compensazione per poi concludersi con l’auspicio che i lavori terminino il prima possibile.

Sono, infatti, tristemente noti i numerosi incidenti, spesso mortali, che hanno interessato la zona tra Firenze Sud e Incisa, proprio in concomitanza dei lavori e il timore è che la stessa sorte spetti al tratto Incisa – Valdarno. Il potenziamento dell’autostrada nella zona valdarnese, porterà anche indubbi benefici a tutto la vallata, modernizzando il sistema infrastrutturale grazie alle opere connesse quali la realizzazione di una nuova passerella ciclopedonale sull’Arno che collegherà il quartiere Oltrarno.

Numerosi gli interventi e gli ospiti che hanno animato il dibattito introdotto da Francesco Carbini. Sono poi intervenuti Claudio Lalli, segretario delle Liste Civiche Sangiovannesi; Lisa Vannelli per SangiovanniLab; Marco Casucci e Stefano Scaramelli, vicepresidenti del Consiglio Regionale della Toscana; Alessandro Polcri, presidente della Provincia d’Arezzo; Ercole Incalza, Capo della struttura tecnica di missione a Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Giovanni Cardinali, già ingegnere capo della Provincia di Arezzo.

“Mi piace ricordare – dice Marco Casucci, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana – di come solo dopo un mese dall’insediamento del nuovo governo, il ministro dell’infrastrutture Matteo Salvini si sia recato in questo territorio e abbia parlato di un’infrastruttura importantissima. Malgrado sia un periodo difficile anche dal punto di vista di approvvigionamento delle materie prime, c’è l’intenzione di procedere spediti: nello scorso agosto c’è stata, indubbiamente, un’agevolazione e un’accelerazione delle pratiche amministrative. Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Sarà nostra attenzione monitorare l’attuazione degli impegni ed essere presenti in prima persona per far si che tutto si realizzi, nonostante le difficoltà anche dal punto di vista idrogeologico. Dobbiamo insistere affinché il Valdarno colmi il gap infrastrutturale, facendo in modo che finalmente si realizzino le opere pubbliche. Noi siamo per il fare, ci mettiamo in gioco per realizzare concretamente gli obiettivi e siamo qui, aperti a qualsiasi dialogo e iniziativa.”

La provincia d’Arezzo già negli anni Ottanta aveva depositato il progetto per la realizzazione della terza corsia – ricorda Alessandro Polcri, Presidente della Provincia di Arezzo – dunque, nel tratto mancante. C’era stata addirittura una convenzione tra l’USL, il soggetto concessionario e anche con i comuni che insistevano nel tratto. C’è stata, poi, una successiva convenzione che si è conclusa, però, con una notevole dilatazione dei tempi. Volendo essere ottimisti, il tratto tra Firenze nord e Firenze sud, dove c’è una concentrazione di auto importante, è stato fatto e l’auspicio è che gli investimenti possano continuare nel tempo anche per il tratto aretino. Esiste effettivamente la necessità di questi lavori dal punto di vista della sicurezza e accessibilità, soprattutto in determinati orari della giornata. L’autostrada del sole deve essere allargata e rimodernata perché, rispetto alla sua costruzione, le necessità dei guidatori sono notevolmente cambiate.”

“Dobbiamo trovare una sinergia importante per fare in modo che le infrastrutture uniscano la nostra regione, creando le stesse condizioni in tutti i comuni del Valdarno – sostiene Stefano Scaramelli, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana – Un’arteria infrastrutturale come quella dell’autostrada ha bisogno di un potenziamento, di una stagione nuova di interventi ed è il motivo per il quale personalmente ho sempre sostenuto l’idea delle terze corsie. Il progetto dovrebbe essere accelerato, finanziato e sostenuto. Ritengo che il tratto autostradale non debba finire a Incisa ma passare per il Valdarno arrivando fino ad Arezzo. La Toscana deve collegare e rendere più centrale la periferia: migliorerebbe l’interconnessione con gli aeroporti e con l’alta velocità ferroviaria, rendendo la nostra Toscana competitiva sia con le regioni del nord sia con l’Europa.”

IN ALTO LE DICHIARAZIONI DI CLAUDIO LALLI SEGRETARIO DELLE LISTE CIVICHE SANGIOVANNESI E DI FRANCESCO cARBINI DELL’ASSOCIAZIONE AGORA’

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