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Accusato di corruzione un Maresciallo dei Carabinieri di Figline finito ai domiciliari

GIUGNO 2016

E’stato arrestato con l’accusa di corruzione e posto ai domiciliari un maresciallo dei Carabinieri operante presso il comando di Figline. Il militare, secondo quanto si è appreso, avrebbe informato il proprietario di un agriturismo del Valdarno Fiorentino di possibili controlli eseguiti nell’ambito di un’indagine su irregolare smaltimento di amianto condotta all’interno della stessa struttura ricettiva. Agli arresti domiciliari anche il titolare dell’agriturismo. L’inchiesta è partita da Roma e l’accusa per entrambi è quella di concorso in corruzione. Tutto nasce da alcune intercettazioni telefoniche messe in essere proprio dalla procura romana. In alcune di queste ci sarebbe una conversazione fra il maresciallo e l’imprenditore figlinese, proprietario di una struttura ricettiva a Reggello, così come riportano alcuni quotidiani. Oggetto dell’intercettazione, lo smaltimento illecito di rifiuti speciali. Il maresciallo avrebbe avvertito l’imprenditore, suo amico, di possibili controlli nel suo agriturismo in merito allo smaltimento di eternit. Secondo l’accusa, il militare avrebbe impedito controlli nella struttura ricettiva. Il fascicolo della procura romana è quindi passato a quella fiorentina e le susseguenti indagini sono state condotte dalla squadra mobile di Firenze.

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