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Francesco Verdi. L’artista montevarchino in esposizione a Venezia con la sua “pelle di luna”

L’artista montevarchino Francesco Verdi, autore dei suoi quadri dalla “pelle di luna”, in esposizione a “Venice Art 2022”, la mostra di arte contemporanea svolta in concomitanza con la 59ª edizione della Biennale di Venezia e organizzata da “Artevents Mazzoleni”.
Verdi nel corso degli anni e della sua carriera artistica ha esposto le sue opere assieme a quelle di artisti del calibro di Dalì, De Chirico, Warhol e Rodin nelle principali manifestazioni artistiche italiane e internazionali in città come New York, Nizza e Bratislava.

“Oggi considero Venezia un po’ come la mia seconda casa – commenta l’artista – poichè ho fatto varie mostre lì. Nel 2013 sono stato anche ospite alla 55ª Biennale con una personale presso il padiglione Costa Rica; ho esposto al Carnevale alla Galleria Ravagnan di Piazza S.Marco ed ho realizzato l’albero genealogico della famiglia Sagredo, esposto presso Ca’ Sagredo”.
Quest’anno le opere di Francesco Verdi sono invece in mostra a “Venice Art 2022” fino al 12 giugno presso l’Arterminal di S. Basilio a Venezia, assieme a quelle di altri 70 artisti del panorama nazionale e internazionale. “Una mostra d’arte contemporanea – come scritto dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – che ha tutte le carte in regola per lasciare il segno. Una mostra che acquisisce un valore ancor più significativo proprio perché nasce e si sviluppa a Venezia, una Città nel pieno delle celebrazioni per i 1600 anni dalla sua fondazione e fortemente impegnata a guardare al futuro”.

Le tre opere di Francesco Verdi in esposizione a “Venice Art 2022” sono: una reinterpretazione del San Girolamo di Caravaggio; “Libera scelta”, immagine di un uomo che brucia una maschera, quasi pirandelliana, “scegliendo di essere se stesso” e “Il presagio”, una scena dell’ultima cena, immaginata dall’artista, con Giuda e Gesù.
“I quadri che ho scelto di esporre a questa mostra – fa sapere Verdi – fanno tutti parte della serie “pelle di luna”. Questa tecnica, che possiamo considerare la mia caratteristica, è frutto comunque di tanto studio e ricerca, anche in campi come la filosofia e la teologia. La tecnica della “pelle di luna” è infatti la mia scelta di riconoscibilità, che per me è molto importante. Le figure, dipinte sulla tela nera che simboleggia l’infinito, rappresentano anime sospese nel cono d’ombra tra la Luna e la Terra”.

Non solo quindi una tecnica frutto della propria inventiva e creatività, ma anche un qualcosa prodotto dallo studio e dalla ricerca personale. “Fare l’artista sin da piccolo è stato il mio sogno. Inizialmente – continua Francesco – ho speso di tasca mia molti soldi per esporre, poi dopo una pubblicazione sulla Mondadori, nel 2008 sono stato contattato da Mario Mazzoleni che mi propose un contratto di esclusiva. Le quotazioni e le vendite da quel momento moltiplicarono perchè avevo incontrato la persona giusta che credeva in me e nel mio lavoro e che continua a crederci!”.

Oggi Verdi presso il suo laboratorio a Montevarchi ha istituito una “scuola di pensiero” per grandi e piccoli che vogliono cimentarsi nella pittura e ai quali Francesco insegna le basi della tecnica pittorica. “Non c’entra l’astratto figurativo, ma una sorta di etica nell’arte. Qui – commenta l’artista – si impara piano piano ed è piacevole, ma il disegno è pur sempre una disciplina. Una volta imparato a camminare si può correre e addirittura volare, ma, appunto, prima è indispensabile imparare a camminare e questa dovrebbe essere una cosa oggettivamente giusta e riconosciuta”.

Per chiunque fosse interessato, l’artista montevarchino vi aspetta con le proprie opere a “Venice Art 2022” presso l’Arterminal di S. Basilio a Venezia fino al 12 giugno 2022.

“Il presagio” di Francesco Verdi
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