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Chiusura del Pronto Soccorso del Serristori, duro commento dei Cobas:”un colpo mortale al sistema sanitario della zona”

Dura nota dei Cobas sulla chiusura del Pronto Soccorso del Serristori. “Abbiamo appreso da un comunicato della Direzione Generale USL Toscana Centro della chiusura del Pronto Soccorso nella fascia oraria dalle ore 20,00 alle ore 08,00 e la conseguente chiusura della Unità Operativa della sub intensiva dell’ospedale Serristori con il dirottamento dei pazienti e dei cittadini al Pronto Soccorso dell’ospedale S.M. Annunziata e della Gruccia : una decisione inaccettabile, strumentale e dannosa per tutta la popolazione del Valdarno Fiorentino e zone limitrofe. La motivazione, per lo smantellamento, che loro definiscono “rimodulazione delle attività” questa volta è offerta dalla pandemia in atto, dall’apertura di una 3a medicina ovvero l’incremento di 15 p.l. (frutto della sospensione dell’attività chirurgica) e dalla voluta carenza di personale medico, per il quale l’azienda dichiara che non potrà essere compensato con nuove assunzioni.niente di più falso.Ma come è possibile- proseguono i Cobas- se proprio la Direzione Generale il 12 marzo 2020 (delibera 316/2020) ha deliberato l’assunzione a tempo determinato di 150 medici per l’emergenza COVID-19: possibile che nessuna di queste unità sia stata utilizzata per sopperire al voluto sottodimensionamento delle unità mediche al Serristori? Assieme a questa assunzione di 150 medici l’azienda ha contestualmente deliberato 350 assunzioni a tempo indeterminato di infermieri e 120 di oss (operatori socio sanitari).
Questa operazione di chiusura comporterà la scomparsa dell’anestesista del turno notturno, così pure del chirurgo, e la presenza di un solo medico in tutto l’ospedale, alla faccia della sicurezza e qualità dell’assistenza. In risposta alla carenza di personale medico invece di reintegrarlo toglie medici e taglia servizi, contrariamente a tutto quello che sta accadendo nel resto del mondo. Lo smantellamento avviene non solo sulla pelle dei cittadini ma anche sulle condizioni di lavoro del personale infermieristico e socio sanitario chiamato a prestare la propria attività in condizioni pericolosissime- terminano i Cobas.Infine mentre la politica ammette di aver sbagliato a non investire nel sistema sanitario pubblico nei fatti continua a perpetrare quegli errori che colpiscono la certezza del diritto alla salute dei cittadini. Infine mentre la politica ammette di aver sbagliato a non investire nel sistema sanitario pubblico nei fatti continua a perpetrare quegli errori che colpiscono la certezza del diritto alla salute dei cittadini. Come COBAS P.I. USL Toscana Centro esprimiamo sdegno, condanna a fronte di tanta ipocrisia.”

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