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I numeri della Usl Toscana Centro sul morbillo. Diminuiscono le vaccinazioni, aumentano i malati. Ed e’ allarme

I numeri parlano chiaro. All’interno della Usl Toscana Centro diminuiscono le vaccinazioni e aumenta il numero degli ammalati, in particolare di morbillo. Lo scorso anno nel territorio dell’azienda sanitaria, Valdarno Fiorentino compreso, i casi accertati erano stati solo una decina. Da gennaio ad oggi sono invece già 97, di cui 71 nell’area fiorentina, 3 a Prato, 14 a Pistoia e 9 a Empoli. Nei primi quattro mesi del 2017 i casi sono dieci volte superiore a quelli registrati nel 2016. Numeri che fanno riflettere.
Le vaccinazioni contro questa malattia hanno iniziato a diminuire fin dal 2014. La copertura del morbillo, arrivata all’88,71%, si discosta sempre più dagli obiettivi previsti dai Piani per eliminare la malattia, che è al 95%. Al di sotto di questa percentuale non è più garantita la “immunità di gregge” della popolazione. Con il crollo delle vaccinazioni il morbillo si diffonde: ogni persona ammalata ne può contagiare altre venti, secondo quanto riferito anche dall’Istituto Superiore di sanità.
“La malattia – ha detto la dottoressa Maria Grazia Santini direttore dell’area aziendale igiene e sanità pubblica – oltre ad essere molto contagiosa può avere anche gravi complicanze: encefaliti, polmoniti, epatite, sepsi e in alcuni casi effetti letali. La circolazione del virus, inoltre, può colpire persone fragili come i neonati, coloro che soffrono di malattie croniche (insufficienza renale, respiratoria, ecc…), i malati oncologici e chi, sempre per motivi di salute, non può vaccinarsi come ad esempio gli immunodepressi e le donne in gravidanza”.
I medici e i vertici della Usl hanno quindi rinnovato l’appello al vaccinarsi. Il trattamento preventivo, infatti, resta l’unica arma di prevenzione efficace per la protezione individuale e collettiva. I medici di medicina generale e della continuità assistenziale, nei giorni scorsi, hanno inviato agli operatori sanitari ed ai cittadini una lettera di appello, sottolineando l’importanza della pratica vaccinale.
“E’ vergognoso – ha concluso Vittorio Boscherini, direttore del Dipartimento di medicina generale dell’AUSL Toscana Centro – che in un Paese come l’Italia riaffiorino malattie infettive come il morbillo a suo tempo debellate con la vaccinazione di massa. Siamo pronti ad impegnarci allineandoci anche al nuovo Piano nazionale nelle vaccinazioni di tutte le malattie infettive”. Sulla vicenda è intervenuta anche Stefania Saccardi, assessore regionale alla salute. “Voglio rivolgere un appello prima di tutto ai genitori di bambini in età di vaccinazione – ha detto -. Quella contro il morbillo non è tra le vaccinazioni obbligatorie, ma tra quelle cosiddette raccomandate. Però la malattia può avere conseguenze anche pesanti; mentre le reazioni indesiderate sono molto lievi. Un analogo appello – ha aggiunto – lo rivolgo agli operatori sanitari: sono molti i medici e gli infermieri che quest’anno hanno contratto il morbillo, in molti casi da pazienti ricoverati. E’ quindi opportuno che chi sta a contatto con i pazienti si vaccini contro il morbillo, per la propria salute, quella dei propri familiari e quella dei pazienti”.

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