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Il grande folk americano sbarca a Terranuova per il Festival Orientoccidente

Il Festival Orientoccidente arriva nel centro di Terranuova Bracciolini giovedì 13 luglio, alle ore 21.15 in piazza Liebrazione, per un evento speciale, internazionale e allo stesso tempo legato alla nostra realtà. “Più diritti = meno mafie” questo è il titolo e l’impegno per una serata promossa insieme all’Associazione Libera Valdarno e al Comune di Terranuova Braciolini come testimonianza della lotta contro le mafie e la criminalità organizzata e per i diritti, e anche come memoria in occasione del trentesimo anniversario della strage di via dei Georgofili a Firenze, compiuta da Cosa nostra nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993.
Ospite d’onore sarà la folksinger statunitense Sarah Lee Guthrie, nipote del grande Woody (il più importante cantautore folk americano e punto di riferimento in tutto il mondo per la musica popolare e di impergno sociale, padre spirituale di Bob Dylan e Bruce Springsteen e di chiunque abbia provato “a cambiare il mondo con una chitarra acustica e un’armonica”) e figlia di Arlo Guthrie (protagonista a Woodstock e in “Alice’s Restaurant”… erede del suo babbo e maestro). Sarah, che si esibirà in duo con il chitarrista Thibault Ribault, ha da anni una sua rilevante carriera nell’ambito della musica folk. Un destino segnato il suo: la prima volta che è salita su un palco era quello della Carnagie Hall e non aveva ancora quattordici anni, duettando con il papà Arlo sulla celebre “Sailin’ Down My Golden River” di Pete Seeger davanti a un pubblico in estasi. Porta avanti il messaggio della sua famiglia con una gentile urgenza nelle sue interpretazioni, guidata dal suo spirito e dalla sua voce così puri e limpidi.
Per l’occasione avremo la partecipazione straordinaria di Scarlet Rivera, leggendaria violinista di Bob Dylan che partecipò al famoso tour “Rolling Thunder Revue” – raccontato in un film di Scorsese uscito nel 2019 – e in alcuni album di Dylan frutto di quei concerti, fra cui “Hard Rain” e nella celebre ballata “Hurricane” del 1976. La presenza di Rivera è dovuta anche al ricordo della fondamentale canzone di Dylan “Blowin’ in the Wind” di cui, quest’anno, ricorre il settantacinquesimo anniversario della sua composizione.
Quindi pezzi importanti di storia della canzone di protesta americana, coerente con l’impostazione e l’impegno contro le mafie e per i diritti.

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