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Situazione della ex Toscana Tabacchi. Interviene il consigliere comunale Mugnaini: “Bisogna intervenire”

Continuano le polemiche sulle condizioni strutturali della ex Toscana Tabacchi di Ambra, dopo che, il 20 marzo scorso, alcuni residenti hanno segnalato un nuovo crollo parziale della copertura. Ad intervenire è stato il consigliere comunale di opposizione Jerry Mugnaini, che ha ricordato come, nell’ultimo anno e mezzo si siano registrati tre crolli parziali del tetto in eternit dell’edificio. “Ciò non fa altro che allarmare sempre di più la cittadinanza, che si sente ormai inerme di fronte a questa situazione – ha spiegato Mugnaini – . Voglio ricordare anche che a seguito di una mia interrogazione in comune e di un provvedimento analogo in Regione venne emessa ordinanza sindacale il 3 ottobre 2016. Credo sia il momento di dare esecuzione a quell’atto e comunque emanare ogni provvedimento necessario ed urgente per l’immediato ripristino e soluzione del problema”.
Venerdì scorso al teatro di Ambra, si è tenuto un importante e partecipato incontro sul tema dell’amianto organizzato dall’Associazione per la Valdambra con la partecipazione della Proloco di Ambra. Mugnaini ha ricordato che nell’incontro è emerso come la situazione di estremo pericolo esistente al centro nella frazione di Ambra sia ormai pienamente conosciuta e compresa dalla cittadinanza locale, che chiede invano, ormai da anni, una soluzione a questa vicenda. “Bisogna ricordarsi come in prossimità dell’edificio siano presenti numerose civili abitazioni, oltre ad alcune aziende del territorio – ha aggiunto il consigliere comunale -. La cosa più preoccupante è che a soli 300 metri dalla struttura sorge il polo scolastico della Valdambra dove ogni giorno vanno i nostri bambini. Ho il dovere di dire che il ripetersi di tali eventi dimostra come la situazione sia tutt’altro che sotto controllo da parte delle autorità pubbliche; quest’ultime inoltre non sembrano occuparsi della vicenda con quella attenzione e solerzia che sarebbe doverosa data la gravità della situazione. Senza mezze parole – ha proseguito Mugnaini – si può affermare che qui è in gioco la salute pubblica dei nostri concittadini e cioè il più importante diritto di ognuno di noi; le istituzioni, intese nel senso più ampio del termine, devono intervenire a garanzia della comunità. E’ palese ormai a tutti come in quel complesso industriale sia tuttora pericolante l’intera copertura a seguito di un fenomeno di sfaldamento determinato dall’abbandono ormai ultradecennale dell’edificio stesso”.
Il rappresentante della minoranza ha sottolineato che, tra l’altro, non è soltanto la presenza dell’amianto il solo pericolo esistente in quel sito industriale. “Risulta infatti dai verbali redatti dal corpo forestale dello Stato a seguito del sequestro dell’intera area avvenuto nel 2013, come all’interno dell’edificio versino in totale stato di abbandono bidoni di acido, soda caustica, materiali oleosi e derivanti dalla raffinazione del greggio, imballaggi contaminati da sostanze infiammabili ed altamente volatili, fanghi industriali ed altre sostanze tossiche derivanti dal ciclo produttivo – ha spiegato Mugnaini – . Vi sono altresì, sempre secondo quanto comunicato dal nucleo operativo della forestale, tonnellate di materiali isolanti e plastici, lana di vetro, imballaggi e polveri di natura varia oltre ad apparecchiature elettriche di vario genere, circa 10.000 chilogrammi di sottoprodotti del tabacco e numerosi pozzi a cielo aperto completamente incustoditi”.

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