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Polemiche sulle celebrazioni del titolo di “Città”. Prima Montevarchi. “Il Pd ripassi la storia”

A Montevarchi nemmeno le celebrazioni per gli 80 anni dal conferimento del titolo di Città mettono d’accordo maggioranza e opposizione. Nei giorni scorsi il Partito Democratico ha criticato l’amministrazione comunale per non aver inserito all’interno del programma un approfondimento storico su quel periodo, sottolineando che l’iniziativa è una rivalutazione della dittatura fascista. A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Prima Montevarchi. Dopo aver ricordato che il Pd, quando è a corto di argomenti, rispolvera l’armamentario antifascista, il movimento ha confutato le tesi del centro sinistra. La capogruppo del Partito Democratico Elisa Bertini ha sottolineato che nel maggio 1942 il fascismo, con questa onorificienza alla città, si sarebbe voluto ingraziare le simpatie dei fascisti montevarchini che nel 1922 avrebbero dato prova di fedeltà e di forza in Valdarno, in un momento in cui il regime si stava decomponendo.
“Sarebbe bene che si ripassasse la storia, anziché tentare di insegnarla – ha ribattuto Prima Montevarchi – Nel maggio 1942 le forze dell’Asse erano nella loro massima espansione e figuriamoci se il Re e il Duce in quel momento avevano bisogno di accattivarsi le simpatie dei montevarchini. Lo sbarco degli Alleati in Sicilia e la ritirata di Russia avvennero tra l’estate e l’autunno/inverno del 1943 e queste sono le date di inizio della disfatta.
In merito alla attribuzione del titolo di Città – ha proseguito il movimento – la capogruppo Pd ne approfondisca le origini, che risalgono all’epoca pre-unitaria e hanno attraversato il periodo fascista. L’onoreficienza esiste ancora oggi ed è il Presidente della Repubblica ad attribuirla per importanza storica, civica, artistica e demografica. In Toscana sono 59 i Comuni con questo titolo. Di questi 10 lo hanno ricevuto nel periodo fascista e 22 successivamente. Gli altri 27 in epoche precedenti”.
“La consigliera Bertini – ha proseguito Prima Montevarchi – cerca forse di emulare Laura Boldrini e i seguaci della “cancel culture”, tentando di cancellare una parte della storia patria, cancellando un titolo che era ben meritato e percepito ben prima del secolo scorso, come ha ben ricordato il Prof. Sterpos nel suo intervento storico? Per noi questo è più semplicemente un compleanno della nostra Città – ha concluso la forza di maggioranza – È la ricorrenza della attribuzione del titolo per evidenti meriti riconosciuti dallo Stato italiano e lo vogliamo vivere col sorriso insieme a tutta la nostra Comunità, senza retropensieri e senza ideologie demolitorie, nel solco della nostra storia, guardando al futuro. E chi non festeggia vuol dire che non vuol bene alla Città”.

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