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Due punti vendita Canu nel mirino dei ladri a Montevarchi e San Giovanni. Danni per oltre 7.000 euro

Imprenditori valdarnesi ancora nel mirino dei ladri. Dopo il recente episodio del Caffè Novecento di via Piave a Montevarchi, i cui danni alla fine sono stati stimati in oltre duemila euro, a finire nella rete dei malintenzionati due dei dodici punti vendita dell’Antico Forno Canu e per la precisione quello centrale di Montevarchi, in viale Matteotti, e l’altro a San Giovanni nell’area di Sant’Andrea a nord della città situato di fronte allo stadio Virgilio Fedini. In entrambi i casi, come spesso accade, pochi sono stati i soldi portati via quantificabili in circa duecento euro ma tanti, purtroppo, i danni alle strutture che a un primo calcolo sommario ammontano a oltre settemila euro tra porte divelte e registratori di cassa spaccati.

 

 

A Montevarchi è stato un solo soggetto a entrare in azione nella notte tra l’1 e il 2 aprile, dopo aver buttato giù a calci la porta che guarda Piazza Marchesi è entrato all’interno del forno dirigendosi, come si è potuto vedere dalle telecamere, verso il cassetto dove erano presenti giusto pochi spiccioli. Tempistica da record, poco più di un minuto durante il quale anche a causa dell’allarme si è subito dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Ad accorgersene del tutto la ragazza incaricata dell’apertura mattutina dell’esercizio, che ha immediatamente avvertito i titolari i quali hanno sporto denuncia alla locale compagnia dei carabinieri. Alla fine tra danni alla porta e soldi portati via un salato conto che si aggira sui mille e cinquecento euro.

Ben più alto, in termini economici, quello perpetrato nel punto vendita di San Giovanni nella notte tra il 10 e l’11 aprile scorsi. Questo negozio, contrariamente a quello di Montevarchi dove nel corso dei suoi 10 anni aveva già visto per altre tre volte queste sgradite visite, in circa un anno dalla sua apertura non era mai stato al centro di episodi simili ma, al primo colpo, i due ladri sono riusciti ad entrare nella porta affacciata davanti allo stadio Virgilio Fedini, forzandola con un piede di porco per poi correre verso il registratore di cassa confidando di trovare chissà cosa ma rimanendo, in pratica, con qualche spicciolo in mano e poco più.

La rabbia di Alessandro Canu, titolare dell’azienda, è palpabile: “I soldi che hanno portato via non sono niente rispetto ai danni fatti ai negozi, solo quello di San Giovanni in particolar modo per rimettere una nuova porta a due ante servono cinque mila euro senza contare i registratori di cassa e qualche altra piccola cosa. Che cosa penso ? Che siamo troppo poco tutelati, questi non sono dei professionisti ma semplici “ladri di polli”. Ma pensano che siamo così ingenui da lasciare in negozio l’incasso della sera prima ? Più che adottare tutte le misure di sicurezza possibili non so cosa fare, per questi furti lo stato non interviene e per quello che sento in giro anche il Valdarno è spesso oggetto di certi episodi. Servono controlli più serrati nella notte da parte delle forze dell’ordine, così non si può andare avanti”.

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