Cerca
Close this search box.

È morto lo stilista Roberto Cavalli. Il suo legame con Cavriglia. Suo padre venne trucidato durante gli eccidi nazifascisti

Addio a Roberto Cavalli. È deceduto oggi nella sua casa fiorentina all’età di 83 anni  il grande stilista. Era da tempo malato. Un uomo conosciuto e un grande personaggio del mondo della moda, molto legato anche al Valdarno, in particolare a Cavriglia. Non a caso, nella primavera dello scorso anno, aveva annunciato di aver chiamato il suo sesto figlio Giorgio, nato dalla relazione con Sandra Nilsson, modella svedese. Giorgio, come suo padre, che nell’estate del 1944 venne trucidato a Castelnuovo dei Sabbioni dai nazifascisti. Il papà di Cavalli, che all’epoca aveva 4 anni, era geometra e lavorava in miniera. Abitava ai Villini, un piccolo agglomerato di case a due passi da Castelnuovo. Come raccontato dallo scrittore valdarnese Filippo Boni nel suo libro “Muoio per te”, tra il 4 le l’11 luglio 1944 furono uccisi 192 civili innocenti in una serie di terribili massacri messi in atto dall’Unità Hermann Goering della Wehrmacht nelle cinque frazioni di Cavriglia: oltre a Castelnuovo dei Sabbioni Meleto Valdarno, San Martino, Massa Sabbioni e Le Matole. Tra di loro anche Giorgio Cavalli, che fu prelevato, portato in piazza e ammazzato senza pietà.

 

Cavalli aveva anche altri cinque figli. Due nati durante il primo matrimonio con Silvanella Giannoni, altri tre dalle nozze con Eva Duringer. È stato senza ombra di dubbio un grande protagonista del fashion anche se, nel 2015, aveva ceduto l’omonima azienda fondata negli anni Settanta.

Articoli correlati