Una tragedia infinita per i due piloti vittime dell’incidente aereo di domenica scorsa in Pratomagno che sembra non trovare una spiegazione neanche dopo l’esame autoptico effettuato nei giorni scorsi sui corpi dei due valdarnesi. Esclusa infatti pressoché con certezza l’ipotesi del malore, le analisi sui tessuti continueranno a dare informazioni per trarre qualche elemento in più a servizio delle indagini. Ma, per iol momento, resta un mistero la causa reale dell’incidente. Strane circostanze parrebbero collegare questo fatto drammatico ad altri cinque avvenuti sempre nei cieli del Pratomagno una montagna maledetta per i velivoli. Si, perché se guardiamo indietro nel tempo ben sei sono stati, in totale, gli incidenti aerei sulla nostra montagna, tutti documentati dalla storia: il primo l’8 gennaio1933 quando il celebre trasvolatore Australiano Herbert Hinkler cade sul Pratomagno con il suo monoposto in località “Piano dei Ciliegi”. durante la trasvolata Londra-Sidney. Nel 1944 un aereo tedesco precipita senza cause apparenti nella zona del Gastra, sempre sul Pratomagno, causando un vasto incendio. Per giungere poi alla fatidica settimana dal 16 al 21 novembre 1980 quando, sempre sulla nostra montagna scompaiono tre velivoli, due aerei da turismo ed un elicottero dei soccorsi dei Vigili del Fuoco di Arezzo. Infine l’ultima tragedia quella di domenica 22 ottobre con altre due vittime. In totale nove le persone che muoiono in questi incidenti. Un’area di volo che già negli anni ’80 del secolo scorso qualche scaramantico rinominò il “Triangolo della Toscana”.