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Calcit Valdarno: 30 anni di impegno continuo anche in tempo di Covid

Il Calcit Valdarno non si ferma neanche in tempo di Covid e prosegue il lavoro a favore dei malati oncologici. E’ una certezza ribadita nell’assemblea dei soci da Piero Secciani, il presidente dell’organizzazione di volontariato che conta 538 associati e 8 sezioni distribuite nella vallata.
“Il Comitato è un valore aggiunto – ha affermato scorrendo la relazione morale – e in ogni occasione continuerà ad essere al servizio del territorio, in particolar modo al nostro ospedale, in sintonia, collaborazione e fiducia con le istituzioni”. Una sinergia proficua che da sempre si concretizza in progettualità rivolte a migliorare diagnostica e cure. Già nel febbraio scorso il CdA aveva destinato ulteriori risorse al Progetto Scudo, per l’assistenza domiciliare ai pazienti affetti da neoplasie, per integrare con nuove strumentazioni il reparto di Radioterapia, aperto nel 2013 grazie agli sforzi decisivi del Comitato e ai contributi dei valdarnesi, per sostenere l’oncologia integrata e, alle porte del lockdown, per promuovere a una raccolta fondi destinata alle necessità dei malati più fragili.
E’ solo l’ultima tappa di una storia iniziata nel 1991 acquistando apparecchiature ospedaliere. “Risale al 2003 – ha ricordato Secciani – l’apertura del centro oncologico, implementato nel 2010 proprio con il servizio a domicilio ai malati cronici e alle loro famiglie, e dopo la Radioterapia, nel 2017 è stato raggiunto l’altro obiettivo prioritario, avere nel Valdarno il Registro dei Tumori”.
Un percorso che nel tempo è andato di pari passo con le donazioni di strumenti ai vari reparti del monoblocco per una cifra di oltre 316 mila euro. Dall’insufflatore di anidride per coloscopia virtuale alla tomosintesi mammaria, alla colonna chirurgica 3D; dal pletismografo e all’holter pressorio all’ecografo per il pronto Soccorso in compartecipazione con Banca del Valdarno e Amici del Cuore. Dispositivi tecnologici all’avanguardia ai quali si sono aggiunti nell’arco del 2019, con una spesa di altri 128 mila euro, il sistema di dosimetria per la Radioterapia, un ecografo per il Consultorio e un holter defibrillatore per la Medicina Interna.
“Abbiamo anche attivato ambulatori medici e borse di studio per abbattere le liste di attesa – ha proseguito il presidente – e supportato economicamente i progetti già in corso, come la gestione ordinaria del centro oncologico, che si avvale anche di una consulenza psicologica, della radioterapia e il finanziamento del Progetto Scudo, con l’appalto alla Cooperativa Koinè per un costo di 120 mila euro annui”.
Senza dimenticare la sensibilizzazione sui corretti stili di vita con le varie iniziative su prevenzione, alimentazione e benessere. Un’opera resa possibile dalla grande generosità dei valdarnesi, come ha ribadito Piero Secciani, che donano anche in memoria dei loro cari, partecipano ai Mercatini dei Ragazzi, quest’anno purtroppo sospesi per la pandemia, e destinano all’associazione il 5 per 1000 nelle dichiarazioni dei redditi.

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