I Cobas della Usl Toscana Centro (nella foto Andrea Calò) tornano ad occuparsi della situazione interna del Serristori di Figline e lo fanno proclamando un’assemblea generale dei lavoratori, che si svolgerà venerdì prossimo 13 gennaio alle ore 13,30 presso la stanza sindacale, sopra la portineria dell’ospedale figlinese. All’ordine del giorno, quella che è stata definita una “grave carenza di personale infermieristico e OSS al presidio ospedaliero di Figline”, con rientri diurni e notturni sia in regime di reperibilità che di programmazione oraria. Una segnalazione in tal senso è stata fatta arrivare anche all’azienda. I Cobas infatti parlano di “Una situazione ordinaria di violazioni contrattuali e normative, nonché di sicurezza e di stress lavoro correlato. Non c’è giorno che passa – hanno aggiunto le organizzazioni sindacali – senza che infermieri e OSS vengano richiamati in servizio nei propri orari liberi per coprire le carenze assistenziali. Si lavora a cottimo e nei minimi essenziali. Quasi tutti i reparti sono al collasso”. I sindacati sono critici anche sul progetto di integrazione tra la Gruccia e il Serristori. “Il 16 gennaio prossimo – hanno aggiunto – Regione Toscana, UUSSLL e Sindaci si ritroveranno per formalizzare il nuovo assetto del servizio sanitario del Valdarno Aretino e Fiorentino, violando persino gli impegni assunti sul patto territoriale del 2013 di rilancio dell’Ospedale Serristori. Dobbiamo impedirlo!”.