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Il 16 gennaio incontro per definire il futuro della sanità valdarnese. Sarà presente anche l’assessore Saccardi

Il 2017 sarà un anno molto importante per la sanità valdarnese. Potrebbe infatti andare in porto un progetto molto ambizioso, che prevede una sinergia sempre più stretta tra l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia e il Serristori di Figline. Un percorso però non facile, anche perché, secondo indiscrezioni, ci sarebbe più di una perplessità da parte fiorentina. Anche in occasione dell’incontro tra tutti i sindaci di tutta la vallata e i vertici delle due Asl che si è svolto a novembre, è emersa infatti la volontà assoluta, da parte della sindaca di Figline Incisa Giulia Mugnai, di non rompere il “cordone ombelicale” con l’ospedale di Ponte a Niccheri, punto di riferimento per l’area del Valdarno Fiorentino. Il processo di integrazione completo tra i due presidi quindi non sembra facile da attuare. Più semplice un progetto di sinergia che, tra l’altro, è in già in atto, almeno parzialmente. Il 16 gennaio, comunque, si terrà un nuovo incontro tra tutti i primi cittadini dell’area, cui sarà presente anche l’assessore regionale per il diritto alla salute Stefania Saccardi. “ Sarà un incontro che avrà anche una valenza politica – ha detto il presidente della Conferenza dei Sindaci Maurizio Viligiardi -. Bisogna infatti indirizzare un po’ la rotta rispetto a questa riorganizzazione tra i due ospedali. Riorganizzazione che dovrà riguardare anche i servizi territoriali. Nel primo incontro c’è stato illustrato il lavoro tecnico che è stato fatto dai due direttori di presidio e dai direttori sanitari. Vedremo se si riusciremo a fare passi avanti o se invece ci si limiterà a qualche accorgimento tecnico”. Insomma, la sensazione è che di strada da fare ce ne sia ancora parecchia. Nel corso del faccia a faccia che si è tenuto il 15 novembre scorso, l’indicazione emersa è che la chirurgia d’urgenza venga dirottata alla Gruccia, mentre quella programmata al Serristori. Per quanto riguarda invece l’emergenza e il pronto soccorso, ci sono diversi punti da definire, compresa la possibilità di potenziare ulteriormente il servizio di accoglienza e di creare nuovi posti letto nei reparti, considerato il prevedibile maggior afflusso di pazienti provenienti da Figline. Da una parte, i sindaci dell’area fiorentina, in particolare Giulia Mugnai, spingono però perché non venga depauperato il pronto soccorso del Serristori e venga mantenuto un rapporto importante con Ponte a Niccheri. Dall’altro c’è da strutturare maggiormente il servizio di emergenza-urgenza alla Gruccia, dato che gli accessi, sicuramente, aumenteranno. C’è infine da definire l’organizzazione delle dimissioni nel caso il cittadino venga curato nell’ospedale dell’altro distretto sanitario. Insomma, di carte al fuoco ce n’è molta. Vedremo se il 16 gennaio ci sarà qualche fumata bianca. Ma gli ostacoli non mancano.

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