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Podere Rota. Il Pd di San Giovanni: “Non ci sentiamo rappresentati da Chiassai, ma da Valentina Vadi”

“La Dottoressa Silvia Chiassai Martini, continua ad agitare il tema del progetto di ampliamento di Podere Rota come strumento di mera propaganda politica per distogliere l’attenzione della cittadinanza e sollevare polveroni che non producono alcun effetto concreto. Non ci sentiamo rappresentati da lei”. Ci va giù duro il Partito Democratico di San Giovanni, che ha affrontato un argomento quanti mai attuale, legato al futuro della discarica. Argomento che ha già provocato un duro botta e risposta tra il sindaco di Montevarchi e presidente della Provincia di Arezzo e l’assessore regionale all’ambiente Monni.
Il Pd ha parlato di “can can mediatico messo in atto da chi sembra interessato solamente ad una squallida speculazione politica” e ha comunque ribadito la ferma contrarietà ad ogni ipotesi di ampliamento. Una linea, ha spiegato il segretario Andrea Romoli, che non ha bisogno di essere ribadita ulteriormente. “E’ sempre stato chiaro che noi riteniamo questa decisione un provvedimento tecnico veramente irrispettoso delle esigenze e delle istanze di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di ecosostenibilità e di disagio per la popolazione. Nel riaffermare questa nostra posizione – ha aggiunto il Partito Democratico – , rimarchiamo il fatto di sentirci pienamente rappresentati nella tutela della difesa dei nostri diritti di cittadini dalle iniziative promosse dal Sindaco Valentina Vadi che, come riconosciuto doverosamente anche dall’assessore regionale Monia Monni, leggi alla mano, chiede l’inchiesta pubblica e fa tutto quanto è in suo potere per richiamare le istituzioni al proprio dovere ed alla verifica puntigliosa che tutte quante le procedure vengano svolte nel pieno rispetto delle normative vigenti”.
Il Pd, quindi, si riconosce pienamente in questo modo di agire. “Non esiste altra strada per esigere il sacrosanto rispetto dei propri diritti, ed in questo senso ci sentiamo di dire che l’unico processo in grado di tutelare veramente noi cittadini non è certo il provvedimento tecnico attuato dalla Regione Toscana, cui fa riferimento l’assessore Monni nelle sue dichiarazioni – ha però spiegato il Partito Democratico -, bensì il percorso del dibattito pubblico voluto dalla nostra amministrazione del quale chiediamo quanto prima l’inizio”.
Riguardo alle ultime esternazioni di Silvia Chiassai, che ha chiesto ai sindaco di appoggiare il ricorso contro Sei Toscana, per Romoli si tratta di un modo per distogliere l’attenzione della cittadinanza. “Non è con comportamenti di questo tenore che un amministratore fa il bene dei territori che dovrebbe rappresentare – ha aggiunto -, non è perpetuando atteggiamenti beceri e propagandistici che un Presidente di una Provincia ed un Sindaco di un’importante città del Valdarno tutela i cittadini che l’hanno eletta a rappresentarli nelle sedi in cui si prendono decisioni nell’interesse di tutti. Questo non è certo il nostro modo di fare politica, né di provare a risolvere problemi importantissimi come la tutela della salute e della qualità della vita, questioni che ci riguardano da vicino ed incidono pesantemente nelle nostre esistenze. Per questo noi non ci sentiamo rappresentati dalla Dottoressa Silvia Chiassai Martini. Lo diciamo con autentica amarezza – ha concluso il Pd – , mentre con altrettanta chiarezza ribadiamo che sarà invece una priorità nella nostra attività politica fino dai prossimi giorni coinvolgere tutte le figure istituzionali e politiche del nostro territorio e della nostra Regione affinché si faccia quella chiarezza cui ha diritto una popolazione che sa di non aver mai fatto mancare il proprio apporto e pensa giustamente di avere già pagato un tributo assai elevato alla risoluzione del problema dello smaltimento dei rifiuti”.

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